“Il vostro insegnamento non si limiti alla dimensione intellettuale, ma tocchi la vita, le relazioni, le speranze e le fragilità degli studenti. Vi invito a vivere questo compito con rinnovata fiducia, con la consapevolezza che ogni piccolo seme gettato potrà portare frutto, anche laddove non possiamo subito vederlo”. Lo ha scritto Paolo Usellini, direttore dell’Ufficio Scuola della diocesi di Novara, nel messaggio agli insegnanti di religione in occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2025-2026.
Ringraziando i docenti “per la preziosa missione educativa che portate avanti” e augurando loro che “possiate svolgere il vostro servizio con serenità e forza interiore”, Usellini sottolinea che “la scuola non è solo un luogo di trasmissione di saperi, ma uno spazio in cui si formano coscienze e si costruisce il futuro della nostra società. In questo contesto il vostro servizio assume un valore speciale: siete chiamati a far risuonare nel cuore dei ragazzi le domande sul senso della vita, ad accompagnarli alla scoperta delle radici spirituali e culturali che danno forma alla nostra storia, a testimoniare con competenza e passione la bellezza del Vangelo”.
“Siete ‘mandati’ dalla Chiesa locale, rappresentanti del vescovo. È un compito di grande responsabilità!”, ammonisce il direttore dell’Ufficio Scuola diocesano, aggiungendo che “vorrei che proprio questo legame con la comunità ecclesiale sia sempre più forte. In questo senso, desidero iniziare un percorso per creare un gruppo composto da insegnanti di religione, referenti per ciascuna delle nostre Unità pastorali missionarie, per il quale vi chiedo già da ora la vostra collaborazione”. “Per molti di noi – prosegue – quest’anno che si sta aprendo sarà un anno particolare: sono state oltre 90 le immissioni in ruolo nella nostra diocesi”. A questi docenti rivolge “un augurio speciale, accompagnato dal desiderio che questo non sia un punto di arrivo ma una ripartenza di slancio! Come Ufficio vi siamo vicini, pronti a sostenervi e ad accompagnarvi”. “Che quest’anno sia per tutti voi occasione di crescita personale e professionale, di fecondo dialogo con i colleghi e di gioiosa testimonianza per i vostri studenti”, conclude Usellini.