Polonia: attacco droni russi sul territorio nazionale. Tusk (premier), “provocazione su vasta scala”. Consultazioni Nato

“Molto probabilmente abbiamo a che fare con una provocazione su grande scala”: con queste parole stamattina il premier polacco Donald Tusk ha definito lo sconfinamento di una decina di droni russi sul territorio polacco, avvenuto nel corso della notte. Secondo le informazioni fornite dai militari convocati per la seduta straordinaria del governo a Varsavia non ci sarebbero vittime, sebbene vicino a Lublino sarebbe stata danneggiata una casa di contadini. Tusk ha riferito altresì delle consultazioni in corso con gli alleati della Nato della quale la Polonia fa parte dal 1999. Il commentatore del sito web polacco Onet.pl Witold Jurasz ammonisce stamani di “non cadere nel panico” poiché “abbiamo a che fare non con un attacco dalla Russia alla Polonia, bensì una provocazione”. Il quotidiano polacco “Gazeta Wyborcza” nell’edizione on line riporta il commento del ministro degli esteri ucraino Andrij Sybiha per il quale “Putin continua l’escalation del conflitto, ampliando il teatro di guerra e testando la resilienza dell’Occidente” e “diventa tanto più aggressivo quanto più a lungo non riceva una risposta ferma e decisa”. Secondo Sybiha “una reazione debole (agli eventi di stanotte in Polonia, ndr) da parte dell’Occidente indurrà la Russia a inviare i suoi missili e droni ancora più nel profondo del territorio dell’Ue”. Ricordando che i droni russi sono arrivati in Polonia durante l’attacco massiccio da parte della Russia sull’Ucraina, Sybiha ha esortato i Paesi Nato a sfruttare la difesa antiaerea dell’Alleanza sul territorio ucraino.

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