Scuola: mons. Cornacchia (Molfetta) agli studenti, “siate luce nei vostri ambienti, artigiani di speranza”

“Quello che si apre è un anno speciale, inserito nel cammino del Giubileo della speranza, un’occasione preziosa per riscoprire la fiducia nel futuro e la forza che nasce dalla presenza viva di Gesù nel nostro cammino di vita. San Paolo ci ricorda: ‘La speranza non delude’ (Rm 5,5). La speranza non è una parola vuota: è la certezza che Dio non ci lascia mai soli. È una forza che ci sostiene quando la fatica si fa sentire e ci incoraggia a rialzarci dopo ogni caduta. Anche quando sentiamo di aver fallito, quando ci sembra di essere in ritardo o di non essere all’altezza, Dio non ci volta mai le spalle”. Lo sottolinea mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, nel messaggio di incoraggiamento e speranza all’inizio del nuovo anno scolastico.
Il presule osserva che “anche la scuola è terra di speranza: un luogo dove si cresce, si impara a conoscersi, si coltivano i propri talenti”. “Tra i banchi, nelle aule, nei corridoi, ogni giorno – rileva – è un’occasione per imparare, maturare, intrecciare amicizie, condividere esperienze e porre le basi per il proprio futuro. La scuola è soprattutto il luogo dell’incontro: con sé stessi, con gli altri, con il mondo. È lì che si comincia a costruire il domani. In questo cammino, la diversità non è un ostacolo, ma una ricchezza, e l’inclusione non è soltanto un dovere, ma una vera bellezza”. “Essere inclusivi – spiega mons. Cornacchia – significa imparare lo stile di Gesù: saper guardare l’altro con amore, senza pregiudizi. È un esercizio quotidiano fatto di ascolto, cura, attenzione verso i più fragili. Ogni studente porta con sé una storia, un volto, una luce: non c’è ricchezza più grande della diversità. Nessuno deve sentirsi escluso. La scuola diventa più vera quando è capace di essere una casa per tutti”. Il vescovo prosegue: “Voglio dirvelo con forza: siete protagonisti. La scuola non va semplicemente frequentata, ma abitata con passione e responsabilità”. “Le vostre idee, i vostri sogni, la vostra creatività sono il cuore pulsante di questa comunità”, ammonisce mons. Cornacchia. “Un pensiero grato va a tutta la comunità scolastica che, a vario titolo, contribuisce ogni giorno alla crescita armoniosa e integrale delle nuove generazioni: ai dirigenti, ai docenti, al personale amministrativo, ai collaboratori scolastici. E un ringraziamento speciale va a voi, genitori, primi educatori dei vostri figli, che siete chiamati a vivere in sinergia con la scuola il patto educativo, con spirito di fiducia e collaborazione. Il vostro impegno è fondamentale per accompagnare ogni alunno nel suo percorso di maturazione umana e spirituale”. “A voi, ragazze e ragazzi, dico: abbiate il coraggio di sperare. Mettetevi in gioco, anche quando è difficile. Siate luce nei vostri ambienti, artigiani di speranza, con la voglia di imparare, con la generosità del cuore, con la fiducia di chi si affida a Dio”, conclude il vescovo.

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