“Speriamo che questo accordo segni davvero la fine dello spargimenti di sangue è urgente portare aiuti salvavita a una popolazione privata di acqua, cibo e medicine, ponendo fine all’annientamento di Gaza e alle indicibili sofferente inflitte da Israele alla popolazione”. Lo dichiara Oxfam accogliendo “con favore l’annuncio del cessate il fuoco a Gaza, con la richiesta di determinare le responsabilità per le atrocità commesse e garantire giustizia a coloro che hanno subito devastazioni e perdite inimmaginabili”. L’organizzazione condanna “inequivocabilmente tutte le violazioni del diritto internazionale, compresi gli attacchi del 7 ottobre e la cattura di ostaggi”. “Azioni che non possono rimanere senza risposta – ha sottolineato – perché il diritto e le norme internazionali devono essere applicate universalmente e rispettate anche da Israele, che deve rispondere dei crimini di guerra compiuti”. “Dopo oltre 15 mesi, questa pausa è vitale e attesa da tempo – afferma Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia – mentre si svolge la prima fase dell’accordo, chiediamo che venga garantito l’accesso immediato e senza ostacoli agli aiuti umanitari e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi”. Oxfam chiede, inoltre, che “la comunità internazionale, soprattutto i Paesi che si sono resi complici delle atrocità commesse da Israele, facciano tutto ciò che è in loro potere per garantire che non ci sia un ritorno alla violenza, impegnandosi a sostenere una pace equa e inclusiva”.