La diocesi di Trapani avvierà, durante l’Anno giubilare, la fase diocesana della causa di beatificazione del piccolo Manuel Foderà, il bambino di Calatafimi-Segesta colpito a soli 4 anni da una gravissima forma di tumore che ha fatto della sua vita una “missione di luce” per “sciogliere i cuori più induriti” vivendola sempre al 100 per cento da “guerriero della luce”, come lui si definiva, grazie ad un rapporto fortissimo con il suo “amico speciale”: Gesù”. Lo ha annunciato ieri il vescovo di Trapani, mons. Pietro Maria Fragnelli, in apertura dell’Anno giubilare nella diocesi siciliana spiegando che Manuel è diventato “un maestro di preghiera e di vita per tantissime persone e comunità e il suo ‘metodo creativo’ è diventato luce in diverse parti d’Italia ed oltre”. Nel 2022 si è anche costituita “Missione Luce Manuel” associazione privata di fedeli riconosciuta dal vescovo di Trapani formata da un gruppo di laici che desiderano tenere viva la memoria e la spiritualità del piccolo “guerriero della luce” presieduta da Pietro Vivona con assistente spirituale don Alberto Genovese, vicario generale della diocesi. Nato a Calatafimi il 21 giugno 2001 Manuel ha concluso il suo pellegrinaggio terreno il 20 luglio 2010 a poco più di nove anni – ha detto il vescovo nell’omelia – spiegando che “il piccolo guerriero della luce ha combattuto il tumore per circa 5 dei suoi 9 anni seminando in ogni contesto una visione di fede e di speranza: mi riferisco all’ospedale in particolare sin dal 2005 e poi nella vasta cerchia di amici e conoscenti. Nell’Anno giubilare la nostra comunità diocesana pertanto sarà incoraggiata a riscoprire la bellezza del battesimo che ci chiama tutti alla santità”. Al termine della celebrazione il vescovo ha consegnato ai nove parroci, rettori e cappellani dei luoghi giubilari la lampada giubilare che sarà accesa per tutto l’anno santo. “Ci auguriamo che le nostre chiese giubilari e le cappelle degli ospedali e delle carceri – ha detto mons. Fragnelli – siano oasi di spiritualità dove ristorare il cammino della fede e ristorarsi alle sorgenti della speranza, per tutti, nessuno escluso”. I luoghi indicati dal vescovo come luoghi giubilari sono la cattedrale San Lorenzo, il santuario della Madonna di Trapani, il santuario della Madonna dei Miracoli ad Alcamo, il santuario della Madonna di Custonaci in Custonaci, il santuario “Maria Santissima del Giubino” in Calatafimi-Segesta dove, secondo gli usi abituali, è presente la sacra immagine della Madonna di Giubino. Saranno luoghi giubilari anche le cappelle degli ospedali “Sant’Antonio Abate” di Trapani e “San Vito e Santo Spirito” di Alcamo e rappresentano luoghi giubilari anche le cappelle della casa circondariale di Trapani e della casa di Reclusione di Favignana.