“La Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Angelicum accoglie con profonda gioia l’annuncio dell’elezione del nuovo Sommo Pontefice, Papa Leone XIV, Vicario di Cristo, successore dell’Apostolo Pietro, vescovo di Roma, e pastore della Chiesa universale”. Lo si legge in un messaggio dell’Angelicum. “Questo evento segna un momento di grazia e di rinnovata speranza per l’intera comunità ecclesiale e per l’umanità tutta. L’intera comunità accademica dell’Angelicum eleva al Signore una fervente preghiera affinché il neoeletto Papa sia colmato della luce e della forza dello Spirito Santo, perché possa guidare con sapienza e carità il popolo di Dio nel tempo presente, segnato da profondi mutamenti culturali, sfide globali e nuove possibilità di evangelizzazione”. “In un’epoca in cui la voce della Chiesa è chiamata a risuonare con chiarezza evangelica nei contesti più diversi del mondo contemporaneo, la nostra università, fedele alla missione affidatale dai Pontefici e radicata nella grande tradizione del pensiero tomista, rinnova il proprio impegno a porsi al servizio del magistero della Chiesa. Consapevoli della grande responsabilità che accompagna il servizio petrino, desideriamo assicurare al nuovo Papa la nostra vicinanza spirituale, la nostra obbedienza filiale e una piena disponibilità alla collaborazione ecclesiale, secondo quello spirito di comunione, studio e insegnamento che da sempre anima l’Angelicum”.
“La nostra gioia si fa ancora più profonda nel sapere che il nuovo Pontefice è un ex alunno dell’Angelicum. Proprio tra queste aule, egli ha compiuto un significativo tratto della sua formazione, conseguendo la Licenza (1983) e il Dottorato (1987) in Diritto canonico presso la nostra università. Questo solido percorso accademico, maturato nel cuore della tradizione domenicana, ha contribuito a forgiare in lui quella profondità teologica e quel senso di giustizia pastorale che oggi lo accompagnano nella guida della Chiesa universale. È motivo di grande consolazione e orgoglio vedere uno dei nostri ex studenti chiamato a un così alto servizio. Questo evento ci ricorda quanto sia preziosa la missione educativa affidata all’Angelicum, e rafforza in noi la convinzione che uno studio serio, vissuto nella luce del Vangelo e con apertura docile allo Spirito, possa realmente preparare uomini capaci di servire la Chiesa con discernimento, umiltà e sapienza”.