“La morte di Papa Francesco non spegne il desiderio di continuare le iniziative di collaborazione e dialogo già avviate”. Lo ha detto il patriarca ecumenico Bartolomeo I, accogliendo ieri nella sede del Patriarcato a Costantinopoli una delegazione guidata da mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto. “Un Fratello – ha detto il patriarca –, al quale ci ha accomunato una profonda amicizia e soprattutto una sintonia di intenti”. L’incontro, definito “commovente” dai presenti, si è svolto nella luce della Pasqua e del 1700° anniversario del Concilio di Nicea, che “ha segnato il passaggio dai sinodi locali a un’assemblea ecumenica”. Il patriarca ha ribadito “l’urgenza di una data unitaria della Pasqua”, esortando a “vivere Nicea non come un ricordo storico, ma come impulso al cammino ecumenico e alla verità condivisa”. Un pensiero anche per san Giorgio, “simbolo di convivenza tra cristiani e musulmani”. Mons. Satriano ha sottolineato “il valore dell’incontro come filo di fraternità autentica, già vissuto a Bari nel 2018”. Alla fine dello scambio, Bartolomeo I ha donato all’arcivescovo una croce pettorale e due libri scritti da lui. Il pranzo condiviso ha sigillato un momento di dialogo e amicizia.