Romania: Bucarest, due eventi per i giornalisti, narratori di speranza. Ruffini (Santa Sede), “testimoni e promotori di una comunicazione di speranza”

“I media svolgono un ruolo importante non solo nell’informare, ma anche nel formare le coscienze. In modi diversi, tutti noi partecipiamo alla promozione dei valori umani”. Lo ha detto mons. Aurel Perca, arcivescovo di Bucarest, incontrando professionisti dei media cristiani – cattolici, ortodossi e protestanti – e laici. L’arcidiocesi di Bucarest ha ospitato questa settimana due eventi dedicati al mondo dei media: il giubileo diocesano dei giornalisti (12 marzo); e l’incontro degli operatori nei media diocesani e i specialisti in comunicazione ecclesiale della Chiesa in Romania (10-13 marzo), organizzato dalla Conferenza episcopale romena (Cer). I due eventi hanno offerto ai partecipanti l’opportunità di riflettere sull’invito di Papa Francesco di diventare narratori di speranza in un mondo dominato da conflitti, fake news e polarizzazione sociale. In un messaggio inviato a mons. Claudiu Pop, vescovo responsabile della Commissione media della Cer, Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione, ha incoraggiato i delegati delle diocesi e le eparchie romene di “essere testimoni e promotori di una comunicazione di speranza”, costruire ponti, fare rete. Intervenendo via Internet all’incontro, Thierry Bonaventura, communication manager della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, ha parlato su “sinodalità  e comunicazione”, e don Adrian Danca, direttore della redazione romena di Vatican News, sulla comunicazione del Giubileo della speranza.

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