Si è conclusa oggi la visita di mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, in Etiopia, in occasione del 25° anniversario del St. Luke Catholic Hospital e dell’inaugurazione del nuovo corso di laurea in Scienze infermieristiche ed ostetricia. “Si tratta di progetti, realizzati con i fondi dell’8xmille alla Chiesa cattolica, che testimoniano la vicinanza alla popolazione locale e l’impegno della Chiesa italiana per lo sviluppo integrale dei Paesi poveri”, si legge in una nota della Cei. L’ospedale si trova a Wolisso, a circa 130 chilometri da Addis Abeba, ed è “gestito dalla Chiesa cattolica etiope e dal Governo etiope con Cuamm-Medici con l’Africa”. “Questo ospedale è come la vita, l’abbiamo aiutato a nascere e ora vogliamo continuare a farlo crescere”, ha sottolineato mons. Baturi durante la cerimonia alla quale hanno partecipato il direttore del Cuamm, don Dante Carraro, il vescovo Lukas Teshome Fikre, una delegazione del Ministero della salute e le autorità dell’Oromia. “La fede ci chiama a condividere la carità con la comunità, costruendo un mondo nuovo, dove i bambini possano nascere in sicurezza e donne e giovani crescere in salute”, ha aggiunto il presule. In 25 anni l’ospedale ha registrato “250mila ammissioni, 1,6 milioni di visite, 70mila parti e oltre 900 giovani formati”. Grazie ai fondi dell’8xmille è stato possibile “ampliare la scuola per infermieri e ostetriche” e avviare il corso di laurea “con un finanziamento di 658.623 euro”. Durante il viaggio mons. Baturi ha visitato l’Università cattolica di Addis Abeba e incontrato la Conferenza episcopale etiope.