Terminando il suo incarico decennale come direttore dell’Agenzia europea sulle droghe (Euda), Alexis Goosdeel afferma: “La Brexit ha interrotto una cooperazione scientifica e operativa di lunga data, ma sono lieto che abbiamo ora completato i contenuti di un nuovo accordo di cooperazione bilaterale con il Regno Unito. Una volta formalmente approvato, ripristinerà una collaborazione strutturata in settori cruciali come l’allerta precoce, le nuove droghe, i danni e gli interventi basati sulla comunità, un passo importante per entrambe le parti”. “A conclusione del mio mandato, sono profondamente grato per l’impegno dei colleghi e dei partner in tutta Europa e oltre. Rimango convinto che l’Europa disponga degli strumenti, delle conoscenze e delle partnership necessarie per affrontare le sfide future. La minaccia rappresentata dal moderno fenomeno della droga è multiforme: penale, sociale e di salute pubblica. Affrontarla richiede unità, realismo e determinazione, nonché capacità di innovare e adattarsi”.
Tuttavia, aggiunge, “ciò che garantirà il nostro successo va ben oltre le risorse, gli strumenti e i finanziamenti. Sarà il nostro impegno nei confronti dei nostri valori, di un modello di società basato sulla democrazia e sul rispetto dei diritti fondamentali di tutti, comprese le persone che fanno uso di sostanze di qualsiasi tipo. Un modello che pone l’essere umano al centro, che mira a garantire il benessere di tutti e che promuove il dialogo, il rispetto e la valorizzazione delle differenze”. “Promuovere e sostenere l’elaborazione di politiche basate sull’evidenza scientifica è una lotta costante contro la resistenza al cambiamento, l’ignoranza e la malafede, la post-verità e le fake news. È merito dell’Unione europea aver creato l’Agenzia europea per le droghe con un mandato nuovo e ora ampliato”.