Leone XIV: udienza, “tendiamo all’infinito e all’eterno”, “morte anticipata dalle sofferenze, dalle perdite, dai fallimenti”

“L’annuncio pasquale è la notizia più bella, gioiosa e sconvolgente che sia mai risuonata nel corso della storia”. Lo ha ribadito il Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi in piazza San Pietro ha definito l’annuncio della Pasqua “il Vangelo per eccellenza, che attesta la vittoria dell’amore sul peccato e della vita sulla morte, e per questo è l’unica in grado di saziare la domanda di senso che inquieta la nostra mente e il nostro cuore”. “L’essere umano è animato da un movimento interiore, proteso verso un oltre che costantemente lo attrae”, l’analisi di Leone XIV: “Nessuna realtà contingente lo soddisfa. Tendiamo all’infinito e all’eterno. Ciò contrasta con l’esperienza della morte, anticipata dalle sofferenze, dalle perdite, dai fallimenti”. “Dalla morte ‘nullu homo vivente po’ skampare’”, la citazione di San Francesco e del suo Cantico di Frate Sole.

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