4 Novembre: Mattarella, “monito per nuove generazioni a non intraprendere, al fine di risolvere le controversie, la strada di violenza e guerra”

(Foto Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – che abbiamo celebrato ieri ad Ancona – ricorda, oltre alla vittoria che pose fine alla prima Guerra mondiale, tutti coloro che hanno dispiegato il proprio impegno al servizio della Patria e, particolarmente, i tanti che vi hanno perso la vita. Ne sono testimoni i Sacrari che accolgono i caduti di intere generazioni, sottratti alla vita dalla tragedia delle guerre. Rappresenta, inoltre, un monito – il 4 Novembre – per ricordare alle nuove generazioni di ogni parte del mondo di non intraprendere, al fine di risolvere le controversie, la strada della violenza e della guerra, che produce giacimenti di dolore e di risentimento, premessa per altri futuri conflitti”. Lo ha affermato oggi pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di consegna delle insegne dell’Ordine militare d’Italia che si è tenuta al Quirinale.
“La situazione internazionale ha assunto, imprevedibilmente, rispetto a qualche anno addietro, caratteri e modalità preoccupanti”, ha osservato il Capo dello Stato, evidenziando che “abbiamo di fronte un contesto di grande complessità, in cui alle Forze Armate sono richieste nuove tecnologie e nuove competenze, necessarie per fronteggiare minacce al pacifico confronto nel rispetto del diritto internazionale”. Mattarella ha ricordato i “7.700 militari italiani dispiegati in aree anche molto lontane, in missioni bilaterali, della Nato, dell’Unione europea, delle Nazioni Unite” e “anche coloro che si trovano in sede: il loro impegno quotidiano in addestramento, in attività di vigilanza, logistiche, di supporto, formative negli Stati Maggiori sono la struttura che consente alle Forze Armate di essere pronte, di essere all’altezza delle aspettative che il Paese ripone in loro”. “La cultura del lavoro, lo spirito di sacrificio, il senso dell’onore e della disciplina – valori che vengono ricordati dalle motivazioni delle onorificenze consegnate nel corso di questa cerimonia – sono i criteri di comportamento che guidano il percorso di ogni soldato, così come di ogni cittadino”, ha ammonito il presidente. “A tutte le donne e a tutti gli uomini delle Forze Armate e al personale civile della Difesa esprimo la riconoscenza per lo spirito di servizio con il quale assolvono agli incarichi loro affidati, con lealtà, con coraggio, con abnegazione, con amor di Patria”, ha aggiunto.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi