Da oggi al 9 ottobre Madrid ospiterà il 36° incontro nazionale dei cappellani e dei delegati diocesani della pastorale penitenziaria, organizzato dal dipartimento di pastorale penitenziaria della Conferenza episcopale spagnola. All’insegna del motto “La pastorale penitenziaria, sciogliere i nodi”, l’appuntamento riunirà operatori, cappellani e responsabili diocesani per riflettere sulla presenza della chiesa nelle carceri spagnole e sulle nuove sfide pastorali e sociali. Leggendo il programma delle giornate, l’incontro avrà inizio oggi nel pomeriggio, con l’accoglienza dei partecipanti e un momento di preghiera. La sessione di apertura è affidata a mons. Florencio Roselló, arcivescovo di Pamplona e Tudela e responsabile della pastorale penitenziaria per la Cee. Insieme a lui interverrà Ángel Luis Ortiz, segretario generale delle Istituzioni penitenziarie, organismo afferente al ministero dell’interno iberico. Successivamente prenderà la parola padre José Luis Segovia, vicario della pastorale sociale dell’arcidiocesi di Madrid, per approfondire il tema “La presenza della Chiesa nelle carceri. Quadro pastorale”. Mercoledì 8 ottobre, al mattino, sarà presentato il documento “Protocollo quadro di formazione per volontari della pastorale penitenziaria. Formazione e follow-up”, a cura di padre José María Carod, cappellano del Centro penitenziario giovanile di Barcellona. Successivamente, il gesuita Xavier Rodríguez Callao, cappellano dell’istituto Brians II, guiderà la riflessione “Accompagnare nelle carceri. Suggerimenti per aiutare”, in cui condividerà le chiavi pastorali per la vicinanza e l’accompagnamento spirituale dei detenuti. Nel pomeriggio, Marta González Manchón (fondazione Amaranta) effettuerà un’analisi del fenomeno della tratta di esseri umani. Nell’ultima giornata dell’incontro, giovedì 9 ottobre, Maria Carmen Nieto (Caritas Spagna) presenterà il nuovo “Programma per le persone private della libertà personale. Coordinamento e proposte”.