(Strasburgo) Nel suo discorso al Parlamento europeo, il premier lussemburghese Frieden ha riservato un passaggio all’attualità: “Nel secondo anniversario del terribile attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre, vorrei ribadire il mio appello per il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi. E per le stesse ragioni, poche settimane fa il Lussemburgo ha riconosciuto lo Stato di Palestina. Perché è la cosa giusta da fare. Perché una soluzione a due Stati rimane l’unica via percorribile per una pace duratura”. Frieden sottolinea la necessità di rispettare i valori europei, di rafforzare l’Ue, si dice a favore dell’allargamento, compresa l’adesione Ucraina, “perché un’Ucraina sicura e sovrana significa un’Europa sicura e sovrana”. “Per quanto riguarda la difesa europea, le proposte della Commissione sono benvenute: raccogliere più fondi, intensificare gli appalti e la formazione congiunti, costruire una base industriale. Rafforzeranno la nostra difesa comune”. E ancora. “Una democrazia può funzionare solo sulla base della fiducia. E tale fiducia si guadagna attraverso azioni concrete e progressi. Le democrazie possono dare risultati. Questo è fondamentale per la loro sopravvivenza. Noi dobbiamo dare risultati. E dobbiamo farlo rapidamente, per i cittadini di tutta Europa, sia nei piccoli che nei grandi Stati membri”.
Sui temi economici richiama i documenti di Enrico Letta e Mario Draghi. Sulle migrazioni: “Il diritto d’asilo deve essere preservato come parte inderogabile della nostra comune umanità. E nei singoli Paesi, l’Europa ha bisogno anche di migrazioni regolari per lo sviluppo economico. Il Patto sull’asilo e la migrazione richiede un’attuazione rapida e completa. È necessario un piano d’azione politico con cui ridurre gradualmente i controlli alle frontiere interne. In un mondo che sta ricostruendo muri in molti luoghi, l’Ue è sinonimo di apertura, solidarietà e cooperazione. Questa è la lezione storica della nostra Unione e la nostra risposta strategica alle sfide del presente”. Durante la replica agli interventi degli eurodeputati, Frieden si è fra l’altro detto a favore “delle sanzioni al governo Netanyahu. Non sanzioni contro il popolo di Israele – ha specificato – ma contro le azioni del governo israeliano” a Gaza.