Giubileo Vita Consacrata: p. Donato (Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata), “un tempo di grazia, di memoria e di rinnovamento”

Il Giubileo della Vita Consacrata è per la Chiesa e per tutti gli istituti religiosi “un tempo di grazia, di memoria e di rinnovamento”. Lo dice padre Santo Donato, fondatore dei Piccoli Fratelli e Sorelle dell’Immacolata, a pochi giorni dal Giubileo della Vita Consacrata che si celebra l’8 e 9 ottobre. Ogni giubileo – aggiunge – “richiama l’esperienza biblica dell’anno santo: un tempo in cui il popolo di Dio è invitato a riconciliarsi, a lasciarsi rinnovare dalla misericordia del Signore e a riprendere con gioia il cammino della fede”. Per “noi consacrati e consacrate, questo giubileo diventa un’occasione per tornare all’essenziale della nostra vocazione, alla freschezza della chiamata ricevuta e alla radicalità del Vangelo”, spiega ricordando il tema del Giubileo: la speranza. La vita consacrata, “nella sua essenza, è chiamata a essere segno vivente di questa virtù teologale. In un mondo spesso ferito dalla rassegnazione e dalla paura, i consacrati e le consacrate – spiega p. Donato – testimoniano che la speranza non è un’illusione ingenua, ma è la certezza che Dio è fedele, che Cristo è risorto e che lo Spirito continua a rinnovare la storia. La nostra vita donata diventa così profezia di un futuro che non è ancora visibile, ma già germoglia, perché radicato nella promessa del Signore”. La Chiesa “vivrà anche il Giubileo della spiritualità mariana, un appuntamento – aggiunge p. Donato – che pone al centro la figura di Maria Immacolata, Madre della Chiesa e Madre della Speranza. Se il giubileo della vita consacrata ci invita a ravvivare la nostra sequela, quello della spiritualità mariana ci ricorda che Maria è la prima discepola e la prima consacrata: in Lei ritroviamo il modello della nostra risposta di fede, il ‘sì’ che genera Cristo nella storia. La sua presenza ci accompagna e ci sostiene nel cammino, insegnandoci a custodire la speranza anche nei momenti più bui”. Entrambi gli appuntamenti giubilari “si illuminano a vicenda: la vita consacrata trova in Maria la sua icona e la sua ispirazione; la spiritualità mariana, a sua volta, mostra alla Chiesa come vivere la speranza con cuore umile e fiducioso. Il mio augurio – conclude – è che questi due eventi ecclesiali aiutino i consacrati e tutti i fedeli a rinnovare la speranza, a vivere con più radicalità il Vangelo e a testimoniare, con la forza dello Spirito, che il futuro appartiene a Dio e alla sua misericordia”.

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia