Diocesi: Fedrighelli (Urbino), “nel silenzio dei sindacati alzare la voce sulla povertà spetta alla Caritas”

“In meno di quattro anni il potere d’acquisto delle buste paga in Italia è sceso del 5,8%, il peggior dato tra i grandi Paesi dell’area euro”. A denunciare il “paradosso” di un Paese che produce di più, ma i lavoratori vivono peggio è Luigi Fedrighelli, direttore della Caritas Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado.
In un Paese che si è fatto più diseguale e chi lavora guadagna meno, “se i sindacati tacciono, chi darà voce agli ultimi che lavorano? Chi racconterà che la povertà non è solo mancanza di pane, ma anche ingiustizia salariale e dignità negata? Qui, oggi, spetta alla Caritas alzare la voce. Non solo per distribuire ‘pacchi alimentari’, ma per gridare che la fame nasce anche dall’iniquità economica”, evidenzia Fedrighelli, per il quale “la Caritas non può restare relegata al ruolo di ‘ambulanza della storia’, chiamata a soccorrere chi è stato travolto dal sistema. Deve tornare a essere coscienza critica della società, la voce che denuncia quando la ricchezza diventa privilegio e il lavoro non dà più pane, casa e futuro”.
Oggi, prosegue il direttore della Caritas diocesana, “la vera missione della Caritas è pedagogica e profetica: smascherare le strutture di peccato che tolgono respiro alla vita concreta delle persone. Non per entrare nella mischia politica, ma per ricordare che la giustizia è la prima forma di carità.  Non basta sfamare chi non ha da mangiare, se non si dice con coraggio perché non ha da mangiare”.
Fedrighelli sottolinea: “Finché i lavoratori italiani saranno i soli a pagare il prezzo della crescita, la Caritas dovrà essere — con voce ferma e sguardo limpido — il luogo dove il Vangelo incontra la denuncia sociale. Non per dividere, ma per risvegliare. Non per ideologia, ma per fedeltà alla verità. Perché il Vangelo non tace davanti all’ingiustizia. E chi crede non può farlo nemmeno”.
Proprio per questo motivo Caritas Diocesana, Università di Urbino Carlo Bo DESP e Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, annuncia il direttore della Caritas diocesana, “stanno studiando come organizzare degli incontri di in-formazione sul ‘lavoro povero’ e sulla risposta della Dottrina sociale della Chiesa”.

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