Stati generali della natalità: Claudia e Alfredo Caltabiano (Famiglie numerose), “si è persa una occasione di crescita”

“I giovani hanno il diritto di essere ascoltati. Ma devono essere anche capaci di ascoltare. Questa mattina agli Stati generali della natalità gli organizzatori hanno tentato la via dell’ascolto e del dialogo, ma, evidentemente, hanno trovato un muro. Spiace, perché si è persa un’occasione di crescita”: così la coppia – presidente di Anfn (Associazione nazionale famiglie numerose) Claudia ed Alfredo Caltabiano esprimono solidarietà alla ministra Eugenia Roccella, al presidente del Forum Adriano Bordignon, alla mamma che avrebbe dovuto parlare, a Gigi De Palo e gli organizzatori dell’evento che hanno provato a gestire la difficile situazione: “Spesso sento giovani (e anche adulti) implorare il rispetto del creato, perché la terra vive un delicato equilibrio. Hanno ragione. Lo stop al mercato delle armi, che producono morte e distruzione. Hanno ragione: la guerra è un’avventura senza ritorno. Chiedono un lavoro e una casa dignitosa (e a prezzi sostenibili) in cui abitare. Chiedono che la donna non sia lasciata sola nei momenti più impegnativi della vita. Sono le nostre idee. Chiedono città accoglienti verso chi fugge dalla fame, dalla disperazione, dai conflitti”. Ma “chi è, oggi, il cittadino più indifeso di tutti, perché fragile, senza voce, se non il nascituro? Ecco, a qualcuno piace anche parlare del diritto di questo esserino a venire al mondo”, aggiungono i coniugi. “Sul mio corpo decido io: giusto. La scelta di mettere o non mettere al mondo un figlio è personale. Noi famiglie numerose, con quel corpo abbiamo deciso di dare vita.  Siamo consapevoli delle difficoltà che ci assumiamo con quella scelta. Ma vogliamo cercare di cambiare il mondo con un cittadino … in più. E, nel tempo, abbiamo sperimentato come un figlio – in realtà – niente toglie e molto dà. Liberi di dirlo?”.
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