Don Luigi Giussani: aperta la fase testimoniale della causa di beatificazione. Delpini (Milano), “la Chiesa ha avuto un nuovo splendore”

“Come è affascinante un carisma della Chiesa: le cose che si sono sempre sentite, diventano rivelazione, le pratiche normali, assunte da un carisma, diventano entusiasmo, si aprono a una nuova vita, a un nuovo entusiasmo. Voi che siete qui e tutti coloro che hanno incontrato il carisma di don Luigi Giussani devono rendere grazie, perché la Chiesa ha avuto un nuovo splendore, perché il cammino personale si è svegliato a una gioia e a una gratitudine. Voglio augurarvi che, conservando questa gratitudine e questa gioia, si formino un cuor solo e un’anima sola per la storia di un Movimento così numeroso, diffuso in tanti luoghi della terra. Tutti coloro che hanno incontrato il carisma di don Luigi devono rendere grazie proprio per questo: perché la Chiesa nella sua verità antica ha avuto questo nuovo splendore”. Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel suo breve intervento durante l’apertura della fase testimoniale della Causa di beatificazione e Canonizzazione di monsignor Luigi Giussani, fondatore di Cl, da lui presieduta, nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano e nel contesto della celebrazione dei secondi Vespri della solennità dell’Ascensione. Di fronte ai moltissimi fedeli che hanno affollato la basilica, a decine di sacerdoti, ai vertici del Movimento e della Fraternità di Comunione e Liberazione, con il presidente Davide Prosperi, Delpini ha proseguito. “Mi pare che coloro che hanno riconosciuto in don Luigi un interprete della vita cristiana, debbano vivere l’essenziale. Questo avvio del processo testimoniale sia un invito a riconoscere l’unità andando oltre le incomprensioni. Noi non vogliamo riepilogare eventi che hanno creato tensioni, ma entriamo in una fase nuova in cui la bellezza può essere apprezzata e dove il rapporto con altre istituzioni può essere interpretata come una grazia ricevuta. Sentiamoci uniti e che tutta la nostra Chiesa si senta convocata dal bene fatto, superando anche fatiche talvolta sofferte con asprezza. Uniti nel riconoscere ciò che abbiamo ricevuto, vogliamo accogliere questa grazia e che la gioia prevalga su ogni esitazione. Rendiamo grazie al Signore perché il carisma di don Giussani ha fatto bene a tante persone e perché  tutti siano invitati a trovare un punto può alto di unità”.

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