Elezioni europee: Cnesc, “i candidati assumano un impegno concreto per la costruzione della pace in modo non armato e nonviolento”

La Conferenza nazionale enti per il Servizio civile-Cnesc lancia un appello ai candidati alle elezioni europee “perché nei loro programmi assumano un impegno concreto per la costruzione della pace in modo non armato e nonviolento”.
“Oggi 9 maggio si celebrano l’unità e la pace in tutta l’Europa – dichiara la presidente della Cnesc, Laura Milani – e noi vogliamo fare nostre le parole di Robert Schuman (già ministro degli Esteri francese): ‘La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano’”.
“In questo momento storico caratterizzato dall’imperversare di guerre e violenze, cui l’Europa sta rispondendo con l’aumento esponenziale delle spese militari, con il ripensare la leva obbligatoria in alcuni Paesi, e con l’ipotesi di un esercito europeo per fronteggiare le minacce esterne, noi chiediamo a tutti i candidati di fare uno sforzo creativo. Dopo secoli di storia che ci hanno insegnato che la soluzione alla guerra non può essere la guerra e che la violenza non si può contrastare con mezzi violenti, chiediamo ai candidati di scegliere la via alternativa e creativa della nonviolenza e di investire sui giovani quali protagonisti di un’Europa che concretizzi i sogni dei suoi fondatori e che positivamente costruisca pace e solidarietà”, aggiunge.
La proposta di un Servizio civile europeo, il potenziamento del programma dei Corpi europei di solidarietà (Esc), perché sempre più sia un’esperienza volta a costruire la pace, e la istituzionalizzazione di un Corpo civile di pace europeo “rappresentano una risposta concreta che il nuovo Parlamento europeo è chiamato a realizzare per essere fedele al sogno di pace che è alla base della nascita dell’Europa”, evidenzia la Cnesc.
“A chi ci taccia di essere sognatori, rispondiamo con i fatti – continua la presidente – ovvero con i 150 volontari impegnati nella sperimentazione dei corpi civili di pace in corso in Italia, con i quasi 50.000 volontari che si adoperano attraverso il Servizio civile universale per favorire la coesione sociale e l’inclusione nelle nostre comunità, con le migliaia di giovani che già praticano la solidarietà attraverso l’Esc in tutta Europa, con tutte le organizzazioni impegnate per la costruzione della pace e lo sviluppo sostenibile. Testimoni di pace che chiedono all’Europa politiche di pace”.

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