Ucraina: Soleterre, al via un nuovo progetto finanziato da Aics in sostegno della popolazione civile nelle aree più fragili

Al via il nuovo progetto di Fondazione Soleterre in Ucraina finanziato dall’ Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo di Kiev che prevede tre unità mobili per raggiungere le aree rurali più remote, rimaste prive di copertura sanitaria e fornire assistenza medica e piscologica alla popolazione.
Durante i due anni di conflitto russo-ucraino sono state distrutte 59 strutture mediche, tra ospedali e ambulatori, e danneggiate oltre 400 (dati da “Two-year update” di Ohchr). Per questo e per altri fattori, tra cui la difficoltà nel raggiungere il proprio medico di base per la scarsa sicurezza nelle strade, l’assenza stessa di personale sanitario, l’isolamento di alcune aree rurali e le condizioni di vita nei centri comunitari, l’accesso all’assistenza sanitaria per i cittadini ucraini risulta compromesso, influendo in maniera ancora più drastica sulla situazione delle fasce di popolazione più vulnerabili.
Fondazione Soleterre ha deciso di dare una risposta concreta a questa situazione con un progetto destinato a 12.360 persone residenti negli oblast di Dnipro, Kharkiv e Zaporizhzhia, finanziato dall’Aics per un valore di 1.800.000 euro e implementato in partnership con l’organizzazione locale World To Ukrainians e l’organizzazione americana Frontline Medics. Con un approccio multisettoriale, il progetto interverrà negli ambiti della salute, della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere e della distribuzione di beni di prima necessità e di assistenza economica diretta.
“Ci sono ancora molte persone estremamente vulnerabili (anziani, bambini, disabili) che vivono vicino al fronte, senza la possibilità di accedere nemmeno ai servizi sanitari di base – afferma Gioele Scavuzzo, capomissione di Soleterre in Ucraina -. Grazie al nostro intervento sarà possibile fornire assistenza sanitaria e psicologica a chi più ne ha bisogno, dal momento che riusciremo a raggiungere anche le località più impervie e isolate”.
Ogni unità mobile avrà a bordo un team composto da medici, infermieri, psicologi e assistenti sociali. Questo permetterà di fornire assistenza immediata sia alle necessità fisiche dei pazienti, grazie al trasporto di attrezzatura medica di base e di forniture di medicinali, sia alle necessità psicologiche. La stessa assistenza sarà fornita anche alle persone sfollate che vivono negli shelter, centri d’accoglienza, nelle regioni coinvolte.
“È fondamentale il sostegno psicologico per gli sfollati: le persone all’interno degli shelter e dei rifugi temporanei vivono una situazione di forte stress per aver dovuto lasciare la propria casa e la propria terra senza sapere se e quando potranno farvi ritorno. Molto spesso l’intervento a livello psicologico è un salvavita, ed è per questo che portiamo avanti il nostro lavoro”, afferma Yulyia Pohonysheva, psicologa di Soleterre a Dnipro.
Il progetto prevede inoltre un intervento mirato a prevenire e contrastare la violenza di genere. In seguito all’aggressione russa dell’Ucraina, i rischi per donne e ragazze (incluso minorenni) sono infatti drasticamente aumentati: casi di abuso, sfruttamento o violenza sessuale, di tratta e di violenza domestica. Grazie alla capillare rete di conoscenze e al radicamento sul territorio del partner World To Ukrainians, sarà ideata e diffusa una campagna di sensibilizzazione per aumentare la consapevolezza rispetto alla tematica e agire in ottica di prevenzione. La campagna verrà veicolata sia via social e altri media sia nei luoghi più sensibili, grazie alla distribuzione di materiale. Parallelamente, Soleterre, grazie al contributo di staff specializzato, predisporrà corsi di formazione dedicati al personale operante negli shelter e un protocollo di referral per le vittime verso i servizi specializzati presenti sul territorio.

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