Donne: Angri, in serata tavola rotonda su “maternità e lavoro” e inaugurazione di un centro di ascolto dedicato a Santa Gianna Beretta Molla

Nell’ambito della Settimana del Diritto alla famiglia, promossa da Progetto Famiglia e giunta alla sua XIV edizione, la Sala Illiano, Cittadella della carità di Angri (Sa) ospiterà in serata una tavola rotonda con istituzioni, imprese, scuola e associazioni del Terzo settore dell’Agro Nocerino Sarnese sul tema “maternità e lavoro”. Seguirà, a conclusione, l’inaugurazione del Centro di ascolto per le donne dedicato a santa Gianna Beretta Molla.
La tutela della vita, la cura della donna che la custodisce e il sostegno della famiglia tutta – viene sottolineato in un comunicato – sono alla base dell’impegno che Progetto Famiglia sta portando avanti e di cui questa settimana ricca di incontri, testimonianze, riflessioni vuol essere segno concreto e tangibile. Il Centro di ascolto per donne intitolato ad una santa che donò tutta sé stessa per accogliere sua figlia (decise di non curarsi da un fibroma per far nascere la bambina), vuol essere “un luogo dove le parole e i silenzi diventano vita”. Spiega Giovanna Abbagnara, presidente della Federazione Progetto Famiglia: “Il centro nasce come luogo di ascolto e accompagnamento gratuito, gestito da donne che mettono a disposizione il loro tempo, la loro professionalità, e la loro esperienza a contatto con donne in difficoltà”. Si tratta, dunque, di “uno spazio di accoglienza, ascolto, aiuto, sostegno psicologico, consulenza legale, accompagnamento spirituale”.
Al termine della tavola rotonda e a seguito dell’inaugurazione del centro, verrà firmato, dai politici presenti che lo vorranno, un patto per la natalità. Il messaggio chiave, contenuto nel documento, è che “La famiglia è il primo luogo della solidarietà e della gratuità, il luogo in cui le relazioni di cura garantiscono la piena umanizzazione di tutti i suoi membri a partire dai più deboli”. Infatti, “Quale futuro si prospetta alla tua città senza una adeguata attenzione alla famiglia e ai figli? Non è sufficiente dare risalto ad espetti della vita cittadina, pure importanti come il traffico o le strade. Occorre considerare che la tua città vive bene, se vivono bene i suoi abitanti e che la qualità della vita è strettamente connessa con la vita familiare interconnessa con quella dei figli”. È necessario, secondo Abbagnara, “creare un ambiente favorevole alla famiglia e pertanto ai figli, fornire servizi sostenibili in termini di tempo, flessibilità e costo”.

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