Messa crismale: mons. Delpini (Milano), “preghiamo per la pace, costruiamo la pace, compiamo opere di pace”

Rivolgendosi a preti e diaconi ambrosiani, nell’omelia della messa crismale l’arcivescovo Mario Delpini si è soffermato sui “segni delle cadute” e sui sentimenti di “amarezza, delusione, risentimento” che percepisce nel clero: “È bene che non vestiamo la maschera di una serenità imperturbabile o di un ottimismo per principio. Noi ci raduniamo perché abbiamo molto di cui ringraziare, ma anche molto da confessare, molto da guarire”. Mons. Delpini ha proseguito: “Noi non possiamo essere salvati se non da Gesù, dalla comunione con lui. Il fondamento del sacerdozio e del diaconato non è il culto, non è un progetto pastorale, non è un servizio da rendere, ma solo Gesù”. “‘Spesso di fronte alla frantumazione della convivenza umana ci sentiamo scoraggiati, non osiamo più sperare la pace, ci rassegniamo al disastro assurdo della guerra. Siamo chiamati a credere che se anche siamo ‘non popolo’ possiamo diventare ‘popolo di Dio’. La Chiesa dalle genti è posta come profezia dentro la storia umana per dire di una riconciliazione possibile. Vi supplico: preghiamo per la pace, costruiamo la pace, compiamo opere di pace”.
Al termine della messa mons. Delpini ha firmato il decreto per la promulgazione della seconda edizione del messale ambrosiano: “È solo uno strumento – ha spiegato l’arcivescovo –, ma è uno strumento prezioso per pregare insieme, per pregare ogni giorno, per lasciarci conformare alla preghiera di Gesù”.
Oggi pomeriggio con la lavanda dei piedi e la messa in Coena Domini – in duomo celebrate alle 17.30, presiedute da mons. Delpini –, la Chiesa entrerà nel cuore del Triduo pasquale.

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