“A seguito della incresciosa e arbitraria scelta del cappellano del cimitero di Mazara del Vallo, in favore del defunto Gaetano Riina, esponente di rilievo della associazione mafiosa denominata ‘Cosa nostra’, ribadisco che la posizione della Chiesa nei confronti di suddetta associazione e dei suoi singoli componenti è chiara ed inequivocabile: l’associazione inconciliabile con il Vangelo e con la fede della Chiesa, tutti coloro che ne fanno parte si autoescludono, direttamente o indirettamente, dalla comunità ecclesiale”. Lo dichiara il vescovo di Mazara del Vallo, mons. Angelo Giurdanella, dopo che il cappellano ha celebrato una messa in memoria del fratello del boss di Cosa Nostra.
In riferimento al defunto Gaetano Riina, le autorità competenti della provincia di Trapani, in data 23 febbraio 2024, hanno decretato e notificato al vescovo, “la sepoltura privata, senza alcuna celebrazione liturgica ma solo una eventuale benedizione, cosa che è stata puntualmente eseguita”. “Per il presbitero, che, nei giorni successivi alla sepoltura, ha disubbidito alle norme della Chiesa, da tutti conosciute, saranno presi i dovuti provvedimenti disciplinari”.