Salute e solidarietà: Bologna, un sms al 45597 per accogliere a Casa Emilia chi arriva a curarsi al Sant’Orsola

In due anni ha aperto le porte a 463 pazienti con i propri familiari, ognuno di loro tornato in media tre volte. Sono i numeri di Casa Emilia, la struttura che la Fondazione Sant’Orsola ha aperto nel settembre 2021 per offrire accoglienza gratuita a chi, arrivando da fuori Regione, deve rimanere a Bologna per ricevere le cure di cui ha bisogno. Con 19 appartamenti Casa Emilia offre un’opportunità fondamentale per chi non potrebbe permettersi di rimanere in città a proprie spese per ricevere le terapie necessarie. Rende così effettivo il diritto alla cura e dona la possibilità di vivere le terapie in un ambiente familiare. Ma la richiesta è superiore all’offerta, che riesce a rispondere a poco più della metà delle richieste che quotidianamente arrivano.

Per ampliare il progetto e riuscire a rispondere a sempre più richieste la Fondazione lancia la campagna di raccolta fondi “La gioia di non essere soli”: fino al 10 marzo 2024 tutti possono dare il proprio contributo tramite sms o chiamate al numero solidale 45597 per aprire nuovi appartamenti e accogliere così sempre più famiglie.
I pazienti accolti arrivano da 19 Regioni diverse (tutte tranne la Valle d’Aosta). I reparti del Policlinico in cui sono in cura sono ben 59, con una netta prevalenza per Oncologia (per percorsi di chemioterapia e immunoterapia) e Chirurgia generale e dei trapianti (soprattutto in attesa del trapianto e per convalescenza e riabilitazione post-intervento). Dall’autunno 2023 Casa Emilia ha aperto le proprie porte anche a coppie con gravidanze a rischio e genitori con figli con gravi disabilità per sindromi genetiche.
Il costo di ogni appartamento, compresi tutti i servizi correlati (reception 24 ore su 24, pulizie e sanificazione, cambio biancheria, utenze e supporto psicologico gratuito) è pari a 21mila euro all’anno. Grazie ai fondi raccolti tramite il numero solidale 45597, Fondazione Sant’Orsola potrà mettere a disposizione altri appartamenti, sempre con bagno e cucina autonomi, ognuno dei quali potrà ospitare in media altre 14 famiglie ogni anno.

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