Abusi su minori: Città del Messico, dopo arresto sacerdote, la diocesi, vista “verosimiglianza della notizia”, attiva protocollo di intervento

L’arcidiocesi di Città del Messico, in una nota diffusa ieri e pervenuta al Sir, comunica che lunedì 15 gennaio, in curia, “è giunta la notizia dell’esecuzione di un mandato di cattura nei confronti del sacerdote Sergio N, incardinato in questa Chiesa particolare, per il presunto reato di abuso sessuale nei confronti di un minore”. A questo proposito, l’arcidiocesi fa sapere che “vista la verosimiglianza della notizia, è stato immediatamente attivato il protocollo di intervento per i casi di possibile abuso sessuale su un bambino, un adolescente o un adulto vulnerabile”. Di conseguenza, al sacerdote, che attualmente peraltro si trova in carcere, è stato proibito di celebrare in pubblico la messa e di svolgere attività pastorali. L’arcidiocesi ha, inoltre, “avviato una propria indagine, in conformità con le disposizioni del Codice di diritto canonico e delle norme integrative, che continuerà a svilupparsi parallelamente all’indagine avviata dall’autorità civile competente e nel rispetto della legge messicana, per determinare le azioni da intraprendere sulla base della questione penale canonica”. Finora, l’arcidiocesi non ha ricevuto alcuna denuncia in merito a questo caso e i presunti atti non sono avvenuti in alcun locale ecclesiastico, per cui, si precisa nella nota, “non conosciamo i dettagli dell’accusa. Tuttavia, ci siamo resi disponibili per qualsiasi richiesta o informazione da parte della Procura e delle altre autorità competenti”.
Inoltre, l’arcidiocesi di Città del Messico “mette a disposizione della vittima o di qualsiasi altro denunciante, i servizi della Commissione per la protezione dei minori, per ricevere una denuncia canonica sui fatti che si riferiscono a questo caso specifico, o a qualsiasi altro della stessa natura”.
Conclude la nota: “Esprimiamo il nostro impegno a proteggere e prevenire qualsiasi violazione dei diritti, abuso o maltrattamento di qualsiasi tipo nei confronti di bambini, adolescenti e adulti in situazioni di vulnerabilità, da parte di ministri del culto, consacrati e collaboratori laici dell’arcidiocesi di Città del Messico”.

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