Diocesi: mons. Aloise (Rossano-Cariati), “riprendere il cammino innovativo avviato in passato” con l’eparchia di Lungro

La celebrazione nella cattedrale di Maria Santissima Achiropita, nella diocesi di Rossano-Cariati, della Divina Liturgia di San Giovanni Crisostono presieduta da mons. Donato Oliverio, eparca di Lungro, ha caratterizzato la vigilia della solennità di Maria Ss. Assunta in cielo – Ss. Achiropita. Un momento intriso di quello spirito sinodale che sta oggi guidando la Chiesa e che ha rinnovato, come sottolineato da l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise, l’impegno a consolidare il dialogo e la collaborazione tra l’eparchia di Lungro e l’arcidiocesi di Rossano-Cariati, sia per un comune percorso di fede e sia per realizzare l’ambizioso progetto sinodale di un cammino insieme per costruire un polo di riferimento ecumenico di religiosità latina e greco-bizantina mediterranea. Mons. Aloise ha anche tracciato il percorso storico della Chiesa diocesana che è stata di liturgia, rito, lingua, vescovo greco-bizantino, gerarchicamente dipendente dal patriarca di Bisanzio, per circa mille anni, fino al 1460, quando viene latinizzata. L’arcivescovo di Rossano Cariati, “con l’affetto fraterno che ci lega in Cristo e lega le due comunità del popolo arbresh e del popolo rossanese da oltre quattro secoli”, ha invitato mons. Oliverio, le Comunità religiose di Lungro e di Rossano-Cariati, le Istituzioni civili delle rispettive città, le associazioni culturali a “riprendere il cammino innovativo avviato in passato”. “Costruire la speranza concreta – ha esortato mons. Aloise -, promuovere dalle nostre periferie il dialogo collaborativo, la solidarietà, la pace, al fine anche di scuotere le coscienze alla partecipazione responsabile e quindi contribuire a migliorare e salvare l’umanità in crisi. La Divina liturgia bizantina che ci apprestiamo a celebrare non ci trovi spettatori distratti o presi dall’abitudine, incapaci così di stupirci per il significato e il mistero cui siamo ricondotti: è la certezza profonda che abita nel profondo del cuore del credente di sapere che ogni tenebra non ha e non può avere l’ultima parola sulla vita del discepolo di Cristo. La Tutta Santa Madre di Dio Achiropita, Maria Santissima, l’Odegitria e che ci conduce sulla via, che è il suo stesso Figlio Gesù Cristo, ci accompagni con la sua protezione oggi e sempre”.

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