Nicaragua: un altro sacerdote costretto a lasciare il Paese. Vescovi Usa chiedono di pregare e di adoperarsi per il rilascio del vescovo Álvarez

La Chiesa cattolica in Nicaragua continua a “perdere” sacerdoti sotto la repressione del regime di Daniel Ortega. Ieri si è appreso che padre Douglas Guevara, parroco dell’Immacolata Concezione nella diocesi di León, ha lasciato il Paese per proteggere la sua vita. “La dittatura sandinista continua a non dare tregua ai sacerdoti. Tutti i sacerdoti sono attualmente in pericolo di vita”, ha denunciato su Twitter la difensore dei diritti umani Martha Molina. Sono ottanta, finora i sacerdoti e religiosi costretti a lasciare il Paese.
Nel frattempo, la Conferenza episcopale degli Stati Uniti, attraverso una presa di posizione del Comitato per la giustizia e la pace, ha dichiarato che la detenzione del vescovo Rolando Álvarez, condannato a febbraio dalla dittatura di Daniel Ortega e Rosario Murillo a 26 anni e 4 mesi di carcere in Nicaragua, è “ingiusta” e dovrebbe terminare “il prima possibile”. In una nota pubblicata firmata da mons. David J. Malloy, presidente del Comitato, si ricorda il fallimento dei recenti negoziati e si aggiunge: “Esortiamo gli Stati Uniti e la comunità internazionale a continuare a pregare per il vescovo e a sostenere il suo rilascio”.

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