Consulta nazionale antiusura: bilancio e rendiconto sociale. Consulenze, “ascolto”, sovvenzioni. E contrasto all’azzardo

L’assemblea ordinaria annuale della Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II ha approvato il bilancio e il rendiconto sociale al 31 dicembre 2022. Fra i numeri esibiti compaiono 5.480 ascolti, 586 posizioni istruite, 15.987.842 euro erogati con garanzia dei fondi dello Stato. In 27 anni di attività le Fondazioni associate, che ad oggi sono 34, hanno effettuato 155.175 ascolti, istruito 23.629 posizioni ed erogato oltre 495 milioni di euro. “Il lavoro di ascolto e accompagnamento competente che le Fondazioni antiusura associate hanno assicurato nel corso del 2022, si deve – chiarisce un comunicato – all’importante contributo di centinaia di volontari”. “È inoltre essenziale sottolineare l’importanza delle azioni complementari e parallele che da sempre caratterizzano l’opera di prevenzione delle Fondazioni associate, le quali si concentrano sulla sensibilizzazione nei rispettivi territori, mettendo al centro l’educazione finanziaria attraverso la presenza nelle scuole, negli oratori, nelle parrocchie e in ogni luogo di socialità”.
Nel 2022, sul fronte dell’operatività “tipica delle Fondazioni, si è registrato un significativo calo del volume dei finanziamenti concessi con garanzia dei Fondi statali, a differenza del trend osservato nel 2021, quando la graduale risoluzione della pandemia aveva portato a un livello di interventi paragonabile agli anni precedenti. Nonostante il numero di persone che hanno richiesto assistenza presso i centri di ascolto sia rimasto stabile, si è verificata una riduzione di quasi il 40% in termini di numero totale di interventi e di circa il 29% in termini di importo totale erogato”. Questo fenomeno “ha colpito in particolare le Fondazioni di Sud e Isole. Le ragioni di questa diminuzione sono attualmente oggetto di analisi approfondita. Tuttavia, le prime osservazioni suggeriscono che siano riconducibili a fattori strutturali, politici ed economici che hanno creato difficoltà nelle relazioni delle fondazioni con le banche”. In particolare, “abbiamo riscontrato un irrigidimento del sistema bancario che ha rallentato l’operatività, riducendo la nostra capacità di intervenire nelle erogazioni di mutui e finanziamenti. L’iter burocratico, con richieste di garanzie e documenti aggiuntivi, ha portato a mesi di ritardi nella chiusura delle pratiche di aiuto, compromettendo il ritmo del lavoro”.
Nel bilancio “si evidenzia una varietà di iniziative e attività molto significative svolte dalle Fondazioni. Queste comprendono: garanzie, sovvenzioni a titolo gratuito e beneficenze realizzate con fondi propri; programmi di educazione finanziaria e al risparmio; interventi per affrontare il sovraindebitamento ai sensi della Legge 3/2012 e successive modifiche; attività di microcredito; consulenza e costituzione di parte civile nei processi per usura”. Da notare che, per la prima volta, vengono riportate in modo specifico attività volte a contrastare il fenomeno dell’azzardo.

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