Rai Tre: Sulla Via di Damasco, nella puntata di domani “note di speranza” dal carcere di Opera

Quando la misericordia entra in carcere, anche un pezzo di legno, come quello dei barconi di Lampedusa, intriso di sofferenza e speranza, può cambiare forma e diventare strumento musicale. Per raccontare questa metamorformosi di cose e persone, Sulla Via di Damasco, di Vito Sidoti, andrà in onda con Eva Crosetta dal Carcere di Opera (MI), domenica 19 febbraio, alle 7.30, su Rai Tre e RaiPlay: qui, dentro il luogo estremo del dolore, le mani dei detenuti modellano legni di barche, fino a farne violini che suonano note di speranza.
Attraverso le loro voci, ma anche con quelle dei tecnici di laboratorio ed operatori, Eva Crosetta andrà oltre le sbarre del carcere più grande d’Italia, per raccontare quei percorsi di lavoro e di rinascita, ma soprattutto di vicinanza spirituale e di compassione, che sull’esempio del buon Samaritano, trovano la loro radice nella Misericordia. Lo farà in compagnia di Silvio Di Gregorio (direttore del carcere di Milano – Opera) e di Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Fondazione “Casa dello spirito e delle arti”, entrambi fautori di un nuovo modo di fare carcere, più umano, più aperto, che oltre alla punizione, si preoccupi della rieducazione. “Noi tutti sbagliamo ogni giorno e nessuno ci mette in prigione – ha detto Arnoldo M. Mondadori -; la persona che in carcere capisce l’errore, diventa luminosa e irradia una luce più grande della nostra tranquillità”.

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