Ue: Patto migrazione e asilo. Schinas (Commissione), “misure sensate e indispensabili”. The Left, “smantellamento dei diritti umani”

“Lo storico accordo di oggi è un’orgogliosa testimonianza del fatto che l’Europa può fornire soluzioni alle questioni che contano di più per i cittadini”. Lo afferma Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione, a proposito dell’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio Ue su migrazioni e asilo. Il Patto “è una serie di misure sensate e indispensabili per gestire la migrazione in modo prevedibile e più efficace. Tutte queste misure ridurranno la pressione sull’Unione europea e impediranno la perdita di vite umane”.
Ylva Johansson, commissaria agli Affari interni, dichiara: “La svolta odierna sul Patto dimostra il nostro impegno ad andare avanti insieme anche sulle questioni più complesse e a rimanere fedeli ai nostri valori. Dobbiamo gestire la migrazione in modo ordinato e dobbiamo farlo su scala europea. Non ci sono vincitori e vinti. Concordando insieme un approccio comune per gestire la migrazione in modo umano, saremo tutti vincitori”.
Di tutt’altro in tenore il commento che giunge da The Left, il gruppo politico di sinistra presente al Parlamento europeo, secondo cui “la fretta della Commissione europea e del Consiglio di raggiungere l’accordo siglato questa mattina va a scapito dello smantellamento dei diritti umani in Europa. Il nuovo Patto è un inchino agli estremisti di destra e ai fascisti d’Europa”. Il Patto sulla migrazione “non fermerà la migrazione forzata dovuta a persecuzioni, guerre e povertà”. L’accordo “avrà conseguenze di vasta portata per i diritti delle persone in movimento nei decenni a venire. Questo accordo segna un punto di svolta poiché le attuali violazioni dei diritti legate alla migrazione vengono legalizzate”. La legislazione adottata, secondo The Left, “normalizza la detenzione arbitraria di persone in movimento, compresi bambini e famiglie, e aumenta la profilazione razziale”. “La sinistra si batte per una politica migratoria umana e solidale con proposte alternative che consentano alle persone di venire in Europa con dignità”.

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