Striscia di Gaza: Wfp, primo convoglio di cibo salvavita dalla Giordania

Mercoledì oltre 750 tonnellate di cibo salvavita sono entrate a Gaza con un convoglio di 46 camion organizzato dal World food programme (Wfp) e dalla Jordan hashemite charity organization (Jhco). Dal 7 ottobre, quando le ostilità si sono intensificate, è la prima volta che un convoglio di aiuti diretto a Gaza parte dalla Giordania. Dopo settimane di coordinamento con tutte le parti, questo primo passo cruciale potrebbe aprire la strada a un corridoio di aiuti più sostenibile attraverso la Giordania e consentire la fornitura di maggiori aiuti su larga scala, impossibile fino ad ora con un solo passaggio dall’Egitto. “La creazione di un corridoio attraverso la Giordania aumenterà il flusso di aiuti ed eliminerà parte della pressione e della congestione che stiamo affrontando attualmente. Ciò ci consentirà di garantire più forniture e di avere più camion in movimento”, ha detto Samer AbdelJaber, rappresentante del Wfp in Palestina e coordinatore delle emergenze. In linea con il suo impegno di fornire assistenza alimentare salvavita alla popolazione di Gaza, il Wfp ha mobilitato cibo in tutte le aree circostanti della regione. La consegna di cibo dalla Giordania a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom aumenterà il volume e la velocità degli aiuti alimentari che raggiungono la Striscia di Gaza, dove milioni di persone corrono il rischio di morire di fame. Il Wfp ha lavorato costantemente con il governo della Giordania per aumentare la risposta umanitaria a Gaza dall’inizio dell’attuale crisi. Nelle scorse settimane, il Wfp ha trasportato aiuti dalla Giordania a Gaza attraverso il valico di frontiera di Aqaba-Nuweiba/Egitto e ha facilitato il trasporto aereo di forniture umanitarie inter-agenzia dalla Giordania ai magazzini di Al-Arish per un eventuale trasporto a Gaza.
Questa ulteriore collaborazione segue il recente Aqaba Process Meeting, ospitato dal re Abdullah II, che ha chiesto l’apertura di ulteriori valichi di frontiera e la Giordania come base per l’ingresso degli aiuti a Gaza. Dopo 10 settimane di crisi a Gaza, metà della popolazione sta morendo di fame, con scarso accesso a cibo, acqua e rifugi. Il Wfp è impegnato a fornire assistenza alimentare vitale per raggiungere le persone a Gaza ovunque si trovino, nel modo più rapido possibile. Chiede di nuovo “un cessate il fuoco immediato e l’apertura di tutti i valichi di frontiera per fornire soccorso e porre fine alle sofferenze”.

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