Società: Mattarella, “assistiamo a vari fenomeni di concentrazione di potere”. “A politica e democratiche istituzioni vanno affidate scelte e decisioni”

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Assistiamo a vari fenomeni di concentrazione di potere che si articolano in circuiti diversi da quelli tradizionali, spesso alternativi a quelli tipici delle prerogative statuali. Tra questi, la privatizzazione della forza: molte guerre vengono combattute da milizie private che si affiancano agli eserciti o li sostituiscono. Dimensioni come lo spazio o l’ambito sottomarino sono, sempre più spesso, terreni dove si combattono conflitti fra interessi privati, fuori dal controllo degli Stati”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento pronunciato oggi pomeriggio al Quirinale in occasione della cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
“Oligarchi di diversa estrazione – ha rilevato il Capo dello Stato – si sfidano nell’esplorazione sottomarina, in nuove missioni spaziali, nella messa a punto di costosissimi sistemi satellitari (con implicazioni militari) e nel controllo di piattaforme di comunicazione social, agendo, sempre più spesso, come veri e propri contropoteri. Il fenomeno non è nuovo nella storia. Già in passato, anche lontano, grandi corporazioni si sono trovate a condizionare l’azione di governi, se non degli Stati”. “Con l’avvento della democrazia gli Stati non dipendono più da singoli interessi. E non deve accadere”, il monito di Mattarella. “È alla politica, alle democratiche istituzioni rappresentative che vanno affidate le scelte e le decisioni che incidono sulla vita sociale e sulla libertà dei cittadini – ha precisato – non alle strategie di grandi gruppi finanziari in base ai loro interessi, che vanno rispettati ma nell’ambito delle regole che devono osservare per tutelare i valori fondamentali della convivenza civile”. “Insomma, mai come in questo tornante della storia dell’umanità, il confine tra bene e male, tra giustizia e ingiustizia, tra vero e falso, dipende dalle nostre scelte. Dalla nostra capacità di leggere il cambiamento in atto per orientarlo. E farlo con la guida dei principi irrinunciabili della nostra civiltà”, ha evidenziato il presidente.

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