Honduras: conclusa l’Assemblea ecclesiale dei popoli “garífuna”. Card. Maradiaga, “Chiesa missionaria e inculturata”

I popoli “garífuna” (cioè di origine afro) dell’America Centrale, del Nord America e dei Caraibi hanno concluso la loro prima Assemblea ecclesiale, che si è tenuta la scorsa settimana in Honduras, con il sostegno e la vicinanza del card. Oscar Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, che venerdì, nel corso dell’ultimo giorno dell’incontro, ha inviato un videomessaggio. Sono passati 40 anni da quando la Chiesa ha iniziato a seguire queste popolazioni che vivono nelle periferie, non solo materiali, ma esistenziali. Con questo evento ecclesiale, si è cercato di ascoltare la voce di queste popolazioni alla ricerca di una Chiesa che va incontro alle persone in un cammino di inculturazione del Vangelo.
Il cardinale ha sottolineato che “non possiamo considerare la pastorale garífuna come qualcosa di periferico. Si tratta di una presenza che ha più di 200 anni nel nostro Paese, è qualcosa di solido”. Ha anche sottolineato che questo evento è il risultato dell’ultima Assemblea ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi tenutasi nel novembre 2021 in Messico, pertanto “si rivitalizzano gli sforzi che provengono dallo Spirito Santo, che incoraggia, che unifica la missione comune”.
“Questa prospettiva – ha insistito il porporato – è ciò che deve raggiungere tutte le nostre parrocchie e deve essere sempre chiaro che la parrocchia deve essere in contatto con le famiglie, con la vita delle persone, non deve diventare una struttura separata dalla vita delle persone, o di un gruppo di persone selezionate che guardano a se stesse”. Indubbiamente, tutto questo “implica valori culturali, solo una Chiesa missionaria, incarnata e inculturata darà origine a Chiese particolari con volto e cuore garífuna, radicate nella propria cultura e tradizioni, unite nella stessa fede in Cristo”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia