Comunità Papa Giovanni XXIII: il Corpo Nonviolento di Pace Operazione Colomba compie 30 anni

Il Corpo Nonviolento di Pace Operazione Colomba della Comunità Papa Giovanni XXIII compie 30 anni. Era il 25 giugno 1992 quando due obiettori di coscienza della Comunità  partivano su una 127 bianca per la ex Jugoslavia in pieno conflitto, con un desiderio: vivere la nonviolenza in zone di guerra. Da allora oltre duemila civili, giovani e meno giovani da tutta Italia (e non solo), “hanno salvato vite umane, creato spazi di pace, portato speranza, lenito le ferite dell’odio e ricostruito i ponti del dialogo”. In una nota la Comunità Papa Giovanni XXIII ricorda questi trenta anni nei quali sono stati oltre venti i conflitti ‘in tutto il mondo: dall’Africa all’America Latina, dal Medio all’Estremo Oriente, dai Balcani al Caucaso ed ora, nuovamente, nel cuore dell’Europa, in Ucraina. In tutto questo tempo importanti rapporti di collaborazione si sono instaurati con organismi ed istituzioni nazionali ed internazionali (Nazioni Unite, Unione Europea, altri), con centri per i diritti umani ed Ong, con esponenti di chiese, associazioni e gruppi locali. “Trenta anni — spiega Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII — fanno di Operazione Colomba non più una ‘sperimentazione’ e men che meno una ‘esperienza’. Si tratta bensì di un pezzo di storia del nostro Paese, una delle parti più belle e più vicine a quel ‘l’Italia ripudia la guerra’: è la speranza di un nuovo modo di affrontare le controversie internazionali, ancora una volta così attuali e vicine. Si tratta di una alternativa concreta, che funziona (come confermano i numeri), ed è una modalità di intervento decisamente meno dispendiosa di quella militare. Oggi Operazione Colomba non celebra se stessa, ma piuttosto la tenacia di migliaia di persone che in tutto il mondo credono che una alternativa nonviolenta alla guerra esista”.

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