Comigi: lectio, film e testimonianze missionarie nella seconda giornata di Missio Giovani. 300 partecipanti da tutta Italia

(Foto Missio)

La missione riparte dal futuro. E dall’imperativo del verbo “rialzarsi”. È con l’indicazione tratta da un versetto del Vangelo di Luca (“giovanetto a te dico destati!”), che i relatori del Comigi, il Convegno missionario giovanile di Missio Giovani, hanno aperto la seconda giornata di lavori a Sacrofano (Roma). La lectio della mattina è stata anticipata dalla testimonianza in video di padre Daniele Crescione, missionario del Pime negli Stati Uniti. “Non abbiate paura delle vostre ferite – ha detto il missionario – delle vostre fragilità, ragazzi. Piuttosto ascoltatele. Non vi viene chiesto di rialzarvi da soli, perché Gesù è lì con voi”. I ragazzi in sala hanno guardato assieme uno stralcio del film “Il circo della farfalla” che mostra come “il proprio limite fisico non sia affatto una condanna”. Anzi. Una volta trovata la forza per rimettersi in piedi, hanno suggerito anche la biblista Anna Maria Corallo e don Paolo Gamberini, “ci è chiesto di aiutare chi ci sta intono. Gesù ebbe un momento preciso in cui si rialzò per mettersi in cammino, e quel momento fu il suo battesimo”. Da lì in poi la sua vita non fu più la stessa.
Padre Crescione ha raccontato la sua missione nel Nord del mondo: “attorno a me, anche nei ricchi Stati Uniti, c’è tanta gente che fatica a mettere assieme un pasto e ha bisogno di tutto per vivere. Penso anche alle mille discriminazioni che subiscono. Vi auguro che anche voi possiate, una volta in piedi, aiutare gli altri a rialzarsi”.

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La grande kermesse missionaria della Fondazione Missio proseguirà fino al 25 aprile e si articola proprio sui tre momenti simbolici del rialzarsi, prendersi cura dell’altro ed infine camminare assieme. Gli oltre 300 ragazzi intervenuti al Convegno di Sacrofano provengono da tutte le diocesi italiane: Puglia, Campania, Basilicata, Triveneto, Emilia Romagna, sono tra le regioni maggiormente rappresentate. Tra i giovani ci sono anche diverse famiglie missionarie, come quella d Fabio e Giulia Cento con i loro quattro figli, in missione a Piombino, in Toscana, dove gestiscono una casa famiglia. E quella di Alex Zappalà e sua moglie con il piccolo Lorenzo. La loro è una missione “a km zero”: “siamo qui per respirare il respiro missionario e metterci in relazione”, dicono.

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