Consiglio Ue: misure contro l’impunità per i crimini commessi nella guerra di aggressione russa contro l’Ucraina

Il Consiglio Ue ha adottato le conclusioni sulla lotta all’impunità per i crimini commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Nelle sue conclusioni, il Consiglio invita gli Stati membri “ad adottare misure per attuare pienamente la definizione dei crimini internazionali fondamentali e le modalità di responsabilità sancite dallo Statuto di Roma”. Nel testo, il Consiglio chiede inoltre agli Stati membri di “consentire l’esercizio della giurisdizione universale o di altre forme di giurisdizione nazionale sui crimini internazionali fondamentali e di consentire una stretta cooperazione giudiziaria con la Corte penale internazionale (Cpi)”. Il Consiglio esorta, poi, gli Stati membri a “fornire un sostegno adeguato alla creazione e al funzionamento di unità specializzate dedicate alle indagini e al perseguimento dei crimini internazionali fondamentali a livello nazionale”. I Paesi Ue dovrebbero “sensibilizzare la comunità dei rifugiati ucraini sulla possibilità di testimoniare negli Stati membri e rafforzare il sostegno e la protezione delle vittime di crimini internazionali fondamentali nei procedimenti penali”. Infine, nelle conclusioni si sottolinea che “la Commissione europea dovrebbe continuare a sostenere i meccanismi investigativi e di raccolta delle prove a livello nazionale e internazionale, in particolare per quanto riguarda le prove sul campo di battaglia”.

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