Diocesi: mons. Mansi (Andria), “i peggiori nemici del Vangelo sono quei cristiani che a parole si fregiano di essere luce ma nei comportamenti sono tenebre”

“La parola del Vangelo, la parola che è Gesù non è sullo stesso piano di tutte le altre parole di questo mondo; se io devo scegliere se ascoltare Gesù o ascoltare un altro santone di questo mondo, non mi trovo a fare una scelta di due cose che stanno sullo stesso piano, assolutamente no. Noi cristiani dobbiamo essere convinti che la Verità è una, Dio è uno, la Via per la salvezza, per la vita è una”. Lo ha affermato ieri il vescovo di Andria, mons. Luigi Mansi, nella celebrazione eucaristica che ha presieduto in cattedrale.
Nell’omelia il vescovo ha ricordato che “Gesù è la parola che Dio dice al mondo”. “Noi – ha proseguito – viviamo in un’epoca particolare, nella quale ci sono molti verbi, molte parole, molti pontefici, ognuno con la sua verità: c’è la verità politica, c’è la verità economica, c’è la verità sociale, la verità scientifica…”. “La vita del mondo – ha osservato mons. Mansi – oggi sembra come una grande bancarella in cui c’è di tutto e il Libro, la parola del Vangelo sta in mezzo a tante altre parole. E noi siamo frastornati, disorientati, proprio perché vediamo messa sullo stesso piano la parola di Dio con tutte le altre parole di questo mondo”. “La parola di Dio” che “è la verità sul mondo, sulla vita, sul destino dell’uomo”, ha sottolineato il vescovo, è “luce” che “viene tra le tenebre e le tenebre non l’accolgono”. “E le tenebre, che a volte diventano dei sistemi di vita, fanno guerra alla luce – ha spiegato – e così comprendiamo perché la vita della Chiesa in questi duemila anni, pur se seminata di tanti errori e di tanti peccati di uomini di Chiesa, è anche una vita di martiri, di gente che ha pagato con il sangue la sua fedeltà alla luce”. “Chiediamoci, allora: che posizione prendiamo noi di fronte alla luce, di fronte a Gesù? L’abbiamo veramente accolto nella nostra vita?”, ha domandato mons. Mansi, evidenziando che “di fronte alla verità non si può temporeggiare, o si dice un bel sì, con tutta la fatica e con tutte le cadute, oppure è meglio dire no ed è forse più dignitoso”. Oggi, ha ammonito, “c’è più da temere la mediocrità e l’inconsistenza di tanti cristiani che non l’opposizione chiara e netta di chi si mette contro e tu sai che è contro. Oggi i peggiori nemici del Vangelo, le peggiori tenebre che ostacolano la luce sono proprio quei cristiani che a parole si fregiano di essere luce, ma poi nella vita, nei comportamenti quotidiani sono chiaramente all’opposto”.

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