Diocesi: Città di Castello, nel 2020 registrati 580 accessi nella biblioteca e nell’archivio storico

Nell’anno 2020 la sala consultazione dell’archivio storico diocesano e della Biblioteca diocesana “Storti – Guerri” di Città di Castello ha registrato 580 accessi, di cui 360 relativi a ricerche d’archivio e 220 a ricerche in biblioteca. Sul totale, 170 accessi (102 per l’archivio, 68 per la biblioteca) si riferiscono al periodo precedente la chiusura del 6 marzo dovuta ai provvedimenti governativi per il contrasto al contagio del Covid-19. Dopo la riapertura, avvenuta il 3 giugno, si sono avuti 410 accessi (258 per l’archivio e 152 per la biblioteca). Anche nel secondo semestre l’apertura al pubblico è stata momentaneamente sospesa dal 6 novembre all’8 dicembre, sempre in ottemperanza alle disposizioni governative. Dal 3 giugno l’accesso è regolamentato da un protocollo che prevede un numero limitato a 3 utenti contemporaneamente presenti in sede, con postazioni individuali distanziate fra loro, l’uso di igienizzante per le mani e di mascherina naso-bocca. Il protocollo è ancora in vigore. La chiusura dei mesi di marzo-maggio e novembre-dicembre ha causato un calo di 325 accessi complessivi rispetto al 2019 (-37%), che con 875 accessi aveva raggiunto il numero massimo da quando, nel 1976, la biblioteca è stata aperta al pubblico.
La chiusura del servizio della sala consultazione ha favorito il prestito di materiale librario. Sono stati 208 i prestiti registrati, a fronte dei 186 dell’anno precedente, con un aumento di 22 unità (+12%). Nonostante la limitata attività di servizio al pubblico è stata garantita la consulenza telefonica e via email e sono stati portati avanti lavori di schedatura di oltre mille tra libri e opuscoli; al secondo piano della sede è stata allestita la nuova sala periodici (che si prevede di inaugurare al termine della pandemia), con una collezione di riviste dal 1822 al 2020, di cui 24 correnti. Inoltre, sono stati sistemati a scaffale alcuni fondi personali. Anche il materiale liturgico è stato collocato in una sezione specifica che raccoglie calendari, messali, lezionari, rituali, breviari dei secoli XVII/XX. Infine, la biblioteca si è arricchita di donazioni di libri e opuscoli ricevute dal vescovo mons. Domenico Cancian, da don Giovanni Gnaldi e dal Centro accoglienza “San Giovanni” di Giove.

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