Coronavirus Covid-19: Medici con l’Africa Cuamm, si potenzia l’impegno in Italia in risposta all’epidemia

È stato presentato oggi a Padova, nella sede di Medici con l’Africa Cuamm, il progetto “Italian Response to Covid-19”: l’intervento è parte di un piano strutturato sviluppato da Cuamm in Italia che valorizza una rete di volontari, professionisti e formatori sanitari collegati all’organizzazione, per portare avanti la risposta al Covid-19 in chiave preventiva, con un’attenzione particolare alle comunità più fragili ed emarginate. Sostenuto per un anno da Usaid (Agenzia americana per lo sviluppo internazionale), il progetto coinvolgerà strutture sanitarie e universitarie, associazioni di categoria e gruppi di volontari in tutta Italia.
“Il Covid è l’emblema di una salute che va intesa in chiave sempre più globale. È un fronte di impegno su cui, come Cuamm, abbiamo concentrato i nostri sforzi negli ultimi anni con il lavoro dei gruppi sul territorio e dei formatori nelle Università – ha dichiarato don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm –. Un’esperienza che vogliamo mettere ancor più a servizio delle nostre comunità, in questo periodo di emergenza”.
Sensibilizzazione, formazione, ma anche sostegno alle strutture sanitarie e ai gruppi vulnerabili: sono le parole chiave del progetto Cuamm. Innanzitutto, l’iniziativa potenzierà le attività di formazione rivolte a professionisti sanitari, in particolar modo ai giovani medici. I 27 gruppi di volontari Cuamm distribuiti in 11 regioni d’Italia, invece, diventano strumento prezioso di un lavoro di sensibilizzazione dei nostri territori per costruire una comunità resiliente. Un’attività speciale sarà quella del Treno della salute, realizzato in collaborazione con la Regione Veneto dal 18 settembre al 10 ottobre. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle fasce più emarginate e meno visibili della popolazione. Anche durante il lockdown, i volontari del gruppo Medici con l’Africa Cuamm Bari hanno continuato a portare avanti le loro attività di medicina di base nei “ghetti” del foggiano, a favore dei migranti impiegati come braccianti nei campi. Attraverso il nuovo progetto verrà data continuità all’intervento presso il “ghetto Pista” di Borgo Mezzanone, potenziandolo ed estendendolo, così da prevenire la diffusione di eventuali nuovi focolai. Completamente nuovo invece l’intervento a favore dei senzatetto nella città di La Spezia, in collaborazione con l’associazione “Vincenziani – Gruppo san Giovanni Bosco”. Infine, durante la fase acuta dell’emergenza in Italia Cuamm, grazie alla solidarietà di tanti amici e sostenitori, ha donato 5 respiratori a 4 ospedali italiani. Il numero delle strutture pubbliche sanitarie ospedaliere, residenziali e territoriali, supportate da Cuamm si estende ora da 4 a 15, arrivando a coprire 5 regioni. In parallelo, Medici con l’Africa Cuamm è impegnato a fronteggiare l’epidemia di Covid-19 in Africa che si aggiunge a una situazione sanitaria già estremamente fragile.

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