Diocesi: mons. Napolioni (Cremona), “abbiamo bisogno di essere uniti, solidali, partecipi, genitori, impegnati, collaborativi”

Annunciata durante la Messa di Sant’Omobono, il 13 novembre scorso, è disponibile in molte parrocchie della diocesi e in alcuni punti vendita sul territorio la nuova lettera pastorale del vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, dal titolo “Cristo non ha mani”: “Un’immagine semplice, forte, per dire che Cristo non vuole essere solo, è venuto a rompere la solitudine dell’umano e ad aprire la comunione di Dio in un coinvolgimento di amore e di missione che fa di tutti i discepoli di Gesù suoi amici, missionari con lui per la salvezza del mondo”.
È lo stesso mons. Napolioni a presentarla con un video messaggio in cui ne spiega genesi, scelte stilistiche e intenzioni: “Questa volta la lettera è un po’ diversa, perché non nasce da una riflessione condivisa negli organismi diocesani, non è orientata a dare programmi, compiti o obiettivi di lavoro. Ma vuole offrire una sorta di contemplazione”.
Lo fa attraverso la scelta delle immagini che ne compongono una parte essenziale e un’impaginazione del testo “disposto umilmente come un Salmo, come meditazione aperta, da completare negli spazi vuoti con l’esperienza personale e comunitaria di ciascuno di noi”.
Con la lettera il vescovo vuole offrire, dunque, “uno sguardo sulle mani, sull’operosità, sul servizio, degli anziani, dei piccoli, per scoprire che prima di avere un ruolo è importante avere un cuore”.
Un’occasione per “leggere” la realtà e le sfide di questo tempo “in cui abbiamo bisogno di essere uniti, solidali, partecipi, genitori, impegnati, collaborativi”, sul piano sociale come su quello ecclesiale.
“Non è vero – riflette il vescovo – che la Chiesa è soggetta a un declino segnato dal calo delle vocazioni e dei praticanti… Il Signore Gesù non è venuto a salvare il mondo con le statistiche, è venuto a seminare il Vangelo e ha bisogno di innamorati del Vangelo che lo seminino ancora con la loro vita. Questo ci dà non solo pace, ma la traiettoria giusta per gli impegni di ogni giorno e dunque la coscienza vera dell’essere Chiesa oggi nelle mani di Dio”.
Un impegno che mons. Napolioni chiede di condividere, chiedendo a chiunque leggerà la sua lettera pastorale – la quarta del suo ministero nella Chiesa cremonese – di inviare se vorrà le sue risonanze, le sue riflessioni: “Datemi una mano anche voi – conclude nel video messaggio – a scrivere in futuro parole vere e nutrienti per il cammino della nostra Chiesa”.

 

 

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