“Iniziamo questo nuovo anno scout con il cuore inquieto e ardente”. Si apre così il messaggio della capo guida e del capo Scout d’Italia, Giorgia Caleari e Fabrizio Marano, in occasione dell’avvio dell’anno scout 2026. Un testo che invita a vivere il servizio educativo come “atto di speranza”, in un tempo segnato da guerre, ingiustizie e divisioni. “Viviamo in un tempo in cui le parole – anche quelle giuste – si fanno spesso pietre che feriscono – scrivono –. Noi guide e scout scegliamo di camminare controcorrente, ma non contro qualcuno, perché scegliamo di essere sempre per: per l’altro, per la pace, per costruire”.
Nel messaggio si ribadisce che la nonviolenza è “scelta educativa, stile e linguaggio”: è “dolcezza attiva che trasforma le relazioni e genera comunità”. Le Strategie nazionali di intervento approvate dal Consiglio generale 2025 indicano la rotta: essere “custodi di sogni”, “tenere per mano la pace”, scegliere la “via del noi” come antidoto al cinismo e alla solitudine. “Custodiamo le nostre comunità – proseguono Caleari e Marano –: è il nostro modo di abitare l’Associazione, il mondo, la Chiesa”. Guardando al Giubileo della Speranza, i capi scout auspicano che ogni guida e scout possa sentirsi “chiamato per nome, accompagnato con fiducia, provocato alla bellezza del servizio”. E concludono: “Passo dopo passo, luce dopo luce. In staffetta di pace”.