“La partecipazione di Avsi a Cop30, in un’edizione particolarmente sfidante per la location, è espressione del grande impegno che ci caratterizza nell’ambito del cambiamento climatico: per noi è una policy area, ovvero un’attenzione trasversale a quasi tutti i settori e con impatti su tutti gli SDGs. Ogni anno circa il 60-70% dei nostri progetti include interventi di mitigazione e/o adattamento”. Lo afferma Giampaolo Silvestri, segretario generale di Avsi, spiegando la partecipazione della Fondazione – e del suo partner Avsi Brasile – alla 30ª Conferenza delle parti (Cop30), il più importante appuntamento internazionale dedicato ai negoziati e alle azioni contro i cambiamenti climatici, che si terrà a Belèm, dal 10 al 21 novembre.
Clean cooking, riforestazione, educazione ambientale, finanza carbonica, gestione dei rifiuti organici con principio di bioeconomia circolare e inclusiva, pianificazione urbana sostenibile e soluzioni nature-based: questi – viene spiegato in una nota – sono solo alcuni dei temi che Avsi, impegnata da più di 50 anni nella promozione dello sviluppo umano integrale sostenibile in oltre 40 Paesi, affronterà condividendo buone pratiche e raccomandazioni, maturate in programmi multisettoriali sul terreno, a partire dalla convinzione che la questione ambientale, la transizione ecologica e il cambiamento climatico siano sfide da affrontare in modo sistemico con l’impegno di tutti e che non possano mai essere separate dallo sviluppo umano.
Nel suo agire in settori connessi all’ambiente e al cambiamento climatico, Avsi – viene ricordato – fa suo l’appello di Papa Francesco alla Cop23 (2017), che invitò tutti ad aprirsi a un confronto libero e plurale sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta, evitando il rischio di derive ideologiche: “La sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti” (Laudato si’, 14).
“Avsi – sottolinea Fabrizio Pellicelli, regional manager di Avsi in America Latina – è presente da 43 anni in America Latina e in questa regione, che risente del forte impatto dei fenomeni dovuti ai cambiamenti climatici, lavoriamo per garantire la protezione sociale alle popolazioni vulnerabili più colpite dagli effetti dei cambiamenti climatici, appoggiamo le città nella definizione di strategie di adattamento climatico, in una logica inclusiva e sostenibile”. “Nella mitigazione climatica – aggiunge –, attuiamo programmi di efficienza energetica in collaborazione col settore privato e promuoviamo nell’Amazzonia Legale pratiche di gestione sostenibile dei rifiuti organici, basate sui principi della bioeconomia circolare e dell’inclusione sociale, riducendo l’emissione di CO₂”.