Parlamento Ue: Mercato unico, ridurre la frammentazione. Séjourné (Commissione): “Abbattere barriere nazionali ingiustificate”

Stephane Séjourné (Foto Parlamento europeo)

(Strasburgo) A un anno dalla presentazione del rapporto Draghi sulla competitività, la riduzione delle barriere ancora presenti all’interno del mercato unico torna nell’agenda del Parlamento europeo.

Marie Bjerre (Foto Parlamento europeo)

Nell’emiciclo di Strasburgo la prima a parlare è Marie Bjerre, ministra danese per gli Affari esteri e rappresentante del Consiglio Ue. “Il mercato unico è il più grande punto di forza dell’Ue, attrae investimenti, spinge l’innovazione, crea posti di lavoro, ma non lo abbiamo ancora completato. L’Europa non può permettersi di rimanere un passo indietro ai competitor: la frammentazione del mercato unico costa un prezzo altissimo in termini di competitività”. Bjerre esprime il favore con cui il Consiglio ha accolto la roadmap verso il 2028 annunciata da Ursula von der Leyen durante il Discorso sullo Stato dell’Unione, “che fissa le pietre miliari per la realizzazione del mercato unico inquadrandole attorno alle piccole e medie imprese”, sottolineando poi l’importanza di proseguire sulla strada delle semplificazioni.
Segue l’intervento da parte di Stephane Séjourné, vicepresidente esecutivo della Commissione e responsabile del comparto Industria. “In una fase di grave incertezza economica e di tensioni geopolitiche il mercato unico è un baluardo di protezione, una leva di crescita ampiamente sottosfruttata a causa dei troppi ostacoli”. Una doppia soluzione quella proposta da Séjourné: “Abbiamo l’imperativo di fare tutti insieme un salto di qualità aprendo cantieri a livello europeo e impegnandoci a livello nazionale contro il rischio di frammentazione”. Le barriere da abbattere, secondo il commissario, sono i vincoli a livello nazionale che ancora resistono e verso i quali l’esecutivo assume adesso maggiore impegno “per recuperare e sviluppare lo slancio di Jacques Delors”. Agire per abbattere “barriere nazionali ingiustificate” è questa la proposta lanciata al Parlamento per il completamento di un mercato unico “integrato come tutti auspichiamo”.

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