Abderrahmane Amajou, presidente di ActionAid Italia, è rientrato ieri in Italia con un volo da Atene atterrato a Milano Malpensa alle ore 19.30. Amajou era tra gli attivisti italiani della Global Sumud Flotilla, detenuti illegalmente dall’esercito israeliano e liberati dopo giorni di prigionia. “C’è gioia e sollievo nel poter vedere Ab sano e salvo in Italia, liberato dopo giorni di prigionia illegale nelle carceri israeliane. Un sollievo per la sua famiglia, gli amici, la comunità piemontese di Bra che lo aspetta, e per tutta ActionAid che ha fatto pressione ogni giorno per la sua liberazione. Ma non possiamo distogliere lo sguardo dall’immane crisi umanitaria che continua a devastare Gaza”, dichiarano Katia Scannavini e Lorenzo Eusepi, co-segretari generali di ActionAid Italia. ActionAid ribadisce il suo impegno e la sua solidarietà alla Global Sumud Flotilla, iniziativa internazionale nata dal basso per rompere il blocco navale imposto illecitamente da Israele e per mantenere alta l’attenzione sull’emergenza umanitaria a Gaza, dove la carestia indotta e i bombardamenti costanti stanno portando la popolazione civile al collasso. ActionAid Italia chiede con forza ai governi di rispettare i propri obblighi legali e morali, come previsto dal diritto internazionale: “garantire l’accesso immediato agli aiuti umanitari; proteggere i civili; porre fine alla punizione collettiva inflitta al popolo di Gaza”. Nei Territori Occupati e a Gaza, ActionAid continua a operare con il suo staff palestinese e con associazioni locali per fornire acqua, cibo e kit igienici salvavita, supporto a donne e bambini e difesa dei diritti fondamentali.