Ucraina: verso la Conferenza per la ricostruzione a Roma, incontro Un Women Italy il 9 luglio per “ribadire il ruolo centrale delle donne”

Un Women Italy organizza in collaborazione con i governi di Kiev e Berlino e il Georgetown Institute for Women, Peace and Security, un incontro a Roma il prossimo 9 luglio, alla vigilia della Conferenza per la ricostruzione in Ucraina (Urc). L’evento – promosso nell’ambito della Alliance for Gender-Responsive and Inclusive Recovery for Ukraine – è stato organizzato per “ribadire il ruolo centrale delle donne e promuovere la loro inclusione nel processo di pace e di ricostruzione del Paese”. Partecipano tra gli altri la vice premier ucraina e ministra della Giustizia Olha Stefanishyna, la commissaria per l’Uguaglianza di genere del governo ucraino Kateryna Levchenko, la direttrice generale presso il ministero per lo Sviluppo economico tedesco Reem Alabali-Radovan, la vice direttrice esecutiva di Un Women Kirsi Madi e la rappresentante di Un Women Ucraina Sabine Freizer Gunes. Con loro ci saranno rappresentanti istituzionali, di organismi internazionali e della società civile. Sfollate, private dell’indipendenza economica, esposte al crescente rischio di violenza fisica e sessuale. A oltre tre anni dall’invasione russa, le donne e le ragazze ucraine, al pari di altri gruppi vulnerabili, continuano a pagare il prezzo più alto della guerra. Dal 2022 oltre 4.300 sono state uccise, quasi 11mila ferite. Numeri allarmanti ma con ogni probabilità sottostimati. Senza contare che oltre 1,8 milioni restano sfollate all’interno del Paese e quasi 6,7 milioni dipendono dall’assistenza umanitaria. In un mondo in fiamme in cui proliferano i conflitti armati, mai come ora si rivela essenziale il ruolo delle donne nella prevenzione delle crisi e nella costruzione della pace.
Lanciata da Un Women e dai governi tedesco e ucraino nel 2024 alla Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina di Berlino, l’Alleanza riunisce oltre 80 fra governi, organizzazioni internazionali, Ong e aziende private allo scopo di garantire che la ricostruzione del Paese avvenga nel segno dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment femminile. L’appuntamento di Roma mira anche a espandere la rete delle adesioni, coinvolgendo altri partner e governi, incluso quello italiano.
“La partecipazione delle donne nei tavoli di mediazione di pace e nella definizione delle strategie di ricostruzione post-bellica – spiega in una nota la presidente di Un Women Italy, Darya Majidi – rappresenta una leva politica determinante per costruire società più eque e giuste. La presenza femminile rafforza la legittimità istituzionale dei processi di ricostruzione e incrementa l’efficacia dei fondi internazionali destinati a questo scopo, grazie a una governance più sensibile ai bisogni concreti delle comunità. Quando le competenze delle donne si integrano poi con le potenzialità delle tecnologie digitali, si aprono nuove prospettive di dialogo, innovazione e rinascita inclusiva, in grado di contrastare la violenza e consolidare la stabilità. Auspico che l’Alleanza si estenda al più presto a tutti gli Stati che fanno parte dell’Urc e in particolare all’Italia”.

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