Tra la fumata bianca e l’apparizione del nuovo Papa alla Loggia delle Benedizioni, è trascorso un bel momento di suspense sull’identità del vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale. Sono passate poche ore dall’annuncio dell’Habemus Papam di ieri sera e piazza san Pietro comincia di nuovo a riempirsi di fedeli e pellegrini. All’attesa di ieri sera si è sostituita la gioia per il nuovo papa subito apprezzato per le sue parole di pace, di incontro e di dialogo. “Non conoscevamo il Santo Padre – confessa una signora italiana – perché ci eravamo fatti tutta un’altra idea sui papabili, ma il suo discorso mi sembra in linea con il nostro amato Papa Francesco; ho apprezzato molto le parole sulla pace”. Il connazionale di Papa Leone XIV, il seminarista Christoph, è entusiasta della sua elezione e la sua reazione oscilla tra gratitudine e responsabilità: “Noi abbiamo ricevuto la fede dagli altri popoli – dic – ora tramite lui, anche noi possiamo condividere il dono della fede con gli altri. Prego lo Spirito Santo che lo guidi e gli dia la forza”. Un sacerdote sudafricano, Puthin, è “contento che la Chiesa ha adesso un nuovo Papa, un pastore che ha lavorato con la gente e non solo in ufficio”. Dall’altra parte, si nota l’accoglienza delle prime parole del Santo Padre sulla pace e l’accoglienza. “È bello il suo richiamo per la pace, l’amore e la costruzione dei ponti”, riconosce un’altra signora italiana. Aurora, una ragazza italiana, commenta dicendo che “il mondo ha bisogno della pace di cui ha parlato il Santo Padre in questo momento. Tanti Paesi sono in guerra e il suo appello è un balsamo di consolazione per il mondo intero”. Gli auguri per il suo nuovo ministero non sono mancati. Milena dice sperare “che il Papa crei un ponte con i giovani che si allontanano sempre di più dalla Chiesa; la pace è importante per noi giovani e per le generazioni future”. Il suo lavoro per l’unità della Chiesa è un altro augurio ricorrente dei fedeli incontrati in Piazza san Pietro. Tanti fedeli hanno in mano l’edizione odierna dell’Osservatore Romano, uno di questi è Francesco, studente a Roma. “Ho visto non dal vivo, ma da casa il nuovo Papa. Non lo conosco più di tanto, la prima impressione è molto positiva. È un Papa genuino, una qualità che si va a cercare in una guida religiosa. Mi pare una buona cosa l’esordio del suo primo discorso ‘la pace sia con voi’. In questo periodo in cui è molto importante il discorso della pace in un momento nel quale il mondo si sta sgretolando”. Da giovane, si sbilancia sulla priorità da raggiungere: “Avvicinare la Chiesa ai giovani, il mondo cambia continuamente e non si può rimanere fermi in un punto ad aspettarsi che le nuove generazioni e tutti gli altri ci seguano. Su questo argomento sono stati fatti grossi passi ultimamente sotto Papa Francesco cui mi ero molto affezionato”.