“La speranza ha bisogno di gesti, di parole, ma soprattutto di un contesto dove si fa rete, dove si costruisce unità e comunità”. Lo ha detto il card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, al termine di un incontro con mons. Giuseppe Baturi, segretario generale della Cei, giunto a Gerusalemme per esprimere solidarietà alla Chiesa di Terra Santa e verificare le possibilità di un incremento degli aiuti umanitari e di una prossima visita fraterna da parte dell’Episcopato italiano. “Nei grandi contesti di dolore e sofferenza – ha aggiunto il patriarca – c’è bisogno di avere qualcuno vicino che ti sostenga e ti aiuti. In questo senso, tutto ciò diventa un segno di speranza”. Il porporato ha quindi ringraziato la Cei per la presenza e la vicinanza concreta: “Lo abbiamo percepito in questi mesi da parte di tante Chiese italiane: una vicinanza reale”. Ricordando un recente incontro con sacerdoti in ritiro, ha sottolineato come “in questo momento grande e difficile di solitudine e abbandono, la prima cosa richiesta è proprio la vicinanza e la presenza. Questo è molto importante, e di questo vogliamo esprimere un sincero ringraziamento”.