La festa patronale della diocesi di Fidenza è ormai alle porte e, come da consuetudine, la solennità di San Donnino Martire sarà preceduta giovedì 2 ottobre dal corteo delle luminarie provenienti dalle terre del Borgo che confluiranno in piazza Garibaldi a partire dalle ore 20. Qui, insieme ai cittadini con le candele accese, sfileranno anche i labari devozionali delle parrocchie presenti nel territorio. Dopo l’indirizzo di saluto ai convenuti, il sindaco di Fidenza Davide Malvisi darà lettura degli “Statuta”, segno di una tradizione antica che si è consolidata nell’arco dei secoli. Al termine (ore 20.45) è prevista la formazione del corteo che, dopo aver percorso via Bacchini, giungerà in piazza Gioberti: qui, nello spazio antistante la chiesa di san Pietro Apostolo, il Chorus Laetus diretto dal maestro Luca Pollastri intratterrà i presenti con l’esecuzione di alcuni brani musicali scelti per l’occasione (ore 21.10). In seguito il corteo percorrerà via Frate Gherardo fino al sagrato della cattedrale dove, accompagnato dalle note della Banda “Città di Fidenza”, riceverà l’accoglienza da parte del vescovo e dei canonici. Dopo l’ingresso in duomo e la disposizione dei labari devozionali ai piedi dello scalone che porta all’altare la corale “San Donnino- Città di Fidenza”, diretta dal maestro Giovanni Chiapponi, intonerà i canti liturgici in memoria del Santo Patrono. Al termine sono previsti i discorsi ufficiali del vescovo, mons. Ovidio Vezzoli, e del sindaco a nome della comunità religiosa e di quella civile. Infine la discesa in cripta per venerare le spoglie del martire con l’incensazione da parte del presule e la processione dei fedeli.
Venerdì 3 ottobre, verso le ore 11.30, gli alunni della scuola primaria percorreranno via Berenini per rinnovare la bella tradizione del “passamano” dei pani. Davanti alla chiesa di s. Maria Annunziata il parroco, don Mario Fontanelli, donerà ai presenti una cartolina con l’immagine di s. Raimondino. Questa scultura, posta al culmine (acroterio) della parte destra nella facciata della cattedrale, fa memoria di un personaggio ben noto ai fedeli fin dall’età medioevale: l’umile Raimondino, detto “Palmerio”. Nato a Piacenza nel 1140 e scomparso nel 1200, viene ritratto mentre porta sulle spalle la cesta con i pani da distribuire ai poveri. In lui la Chiesa ha sempre contemplato il modello del pellegrino, dell’apostolo della carità e dell’artefice di pace. La tradizione del “passamano” dei pani prende origine da lui che ha messo in pratica il Vangelo: “Avevo fame e tu mi hai dato da mangiare”.