
“Grazie per la vostra gioia e il vostro entusiasmo! Grazie perché con la vostra energia voi alimentate la fiamma della speranza nella vita della Chiesa!”. È il saluto del Papa ai seminaristi, nella meditazione a loro rivolta in occasione del loro Giubileo, nella basilica di San Pietro. “Oggi non siete solo pellegrini, ma anche testimoni di speranza: la testimoniate a me e a tutti, perché vi siete lasciati coinvolgere dall’avventura affascinante della vocazione sacerdotale in un tempo non facile”, ha detto Leone XIV, accolto da un interminabile applauso dei presenti: “Avete accolto la chiamata a diventare annunciatori miti e forti della Parola che salva, servitori di una Chiesa aperta e in uscita missionaria. A Cristo che chiama voi state dicendo sì’, con umiltà e coraggio; e questo vostro ‘eccomi’, che rivolgete a Lui, germoglia dentro la vita della Chiesa e si lascia accompagnare dal necessario cammino di discernimento e formazione”. “Gesù vi chiama anzitutto a vivere un’esperienza di amicizia con Lui e con i compagni di cordata; un’esperienza destinata a crescere in modo permanente anche dopo l’ordinazione e che coinvolge tutti gli aspetti della vita”, ha ricordato il Pontefice: “Non c’è niente di voi, infatti, che debba essere scartato, ma tutto dovrà essere assunto e trasfigurato nella logica del chicco di grano, al fine di diventare persone e preti felici, ponti e non ostacoli all’incontro con Cristo per tutti coloro che vi accostano. Sì, Lui deve crescere e noi diminuire, perché possiamo essere pastori secondo il suo Cuore”.