“Il mondo in cui viviamo ha bisogno di bellezza per non oscurarsi nella disperazione; la bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione. E questo grazie alle vostre mani”. Lo ha affermato ieri – citando il messaggio di Paolo VI agli artisti – il card. Gianfranco Ravasi, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Henri Matisse e la cappella di Vence – Come farfalle in volo: la casule” con la quale, in occasione dell’anno giubilare, la diocesi di Macerata e i Musei Vaticani rendono omaggio al celebre artista francese e alla sua opera d’arte sacra, la realizzazione della Cappella del Rosario per il convento delle suore domenicane di Lacordaire a Vence, in Costa Azzurra.
Alla bellezza – ha osservato il porporato – si contrappongono “bruttura” e “bruttezza”, termini che rappresentano appieno il dramma della guerra: “Viviamo oggi il trionfo di entrambe – ha detto ancora il card. Ravasi –, mentre la bellezza è invece alla base della luce dell’arte e della fede”.
La mostra, allestita presso il Museo Palazzo Ricci, resterà aperta dal martedì al sabato dalle 16 alle 19, mentre la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Lunedì giorno di chiusura.